Se a Napoli possiamo vantarci di avere la “metro più bella al mondo” a Toledo, con istallazioni d’arte contemporanea, mille luci magiche, scali mobili incantevoli e reperti provenienti da scavi archeologici, parimenti la nostra amata Partenope può anche vantarsi in senso lato, di possedere anche la fermata metropolitana più abbandonata e degradata al mondo, la metro di Scampia.
Sono anni ormai che la metro versa in condizioni pietose: spazzatura, ruggine ovunque, marciume, scarichi abusivi di materiale, muri sporchi e rovinati dagli agenti atmosferici esterni, cancelli divelti, transenne piegate, cartellonistica imbrattata con inchiostri di bombolette spray, ombrelli rotti che giacciono sui marciapiedi e ogni genere di rifiuti addobbano la zona circostante della metro Scampia; negli anni scorsi cominciarono dei “fantomatici lavori”, ma oramai non si vedono più gli operai al lavoro, sospensione e degrado aleggiano indisturbati e i cantieri a cielo aperto sono abbandonati come “una scarpa vecchia che viene sorpassata dalla moda”. Se la metro Toledo è quella più bella della città di Napoli (primato confermato nella classifica della CNN – ndr), la più visitata dai turisti di tutto il mondo e la più fotografata, allora la metro di Scampia è “la sorella sfortunata” della bellissima fermata di via Roma.
Ascoltando il malcontento dei cittadini che quotidianamente adoperano il servizio dei trasporti della metropolitana di Scampia, pare che le situazioni della “povera metro abbandonata a se stessa”, non accennino a migliorare, ma anzi spesso la già caotica e avvilente condizione peggiora di male in peggio: le forti piogge dell’inverno spesso hanno causato guasti o problemi sui binari provocando l’impossibilità agli esercenti di viaggiare dalla periferia per raggiungere il centro storico. Nel quotidiano adolescenti che dovrebbero andare a scuola, cittadini che dovrebbero recarsi al lavoro vengono “trattenuti” dagli imprevisti sempre più prevedibili, della metropolitana dell’abbandono e il ritardo è all’ordine del giorno.
Sembra impossibile credere che mentre la metro Toledo è sotto ai riflettori e illuminata dai tanti flash delle reflex di giornalisti e viaggiatori per la sua immane bellezza, nella stessa città, vi sia una metro invece che meriterebbe di funzionare, di essere ultimata e allo stesso modo di essere fotografata per lo stato in cui è stata lasciata alla mercé del tempo usurante. “È mai possibile che ai piani alti, non conoscano la reale situazione della metro Scampia?” si chiedono increduli i cittadini napoletani e questa è una di quelle risposte che non sapremo mai dare con certezza.
Ai sensi delle sanzioni amministrative previste dall’art. 50, l° comma, del D. lgs.22/97 e successive modificazioni con le modalità e nelle forme previste dalla Legge n. 689/81, per ciascuna violazione specificata atta a mantenere il Decoro Urbano, i trasgressori saranno ammessi a pagare a titolo di oblazione, l’importo in misura ridotta ai sensi della Legge n. 689/81; quindi chiunque occupi con cantieri di lavoro aree pubbliche o aperte al pubblico è tenuto a mantenere l’area e a restituirla perfettamente pulita e sgombra da rifiuti di qualsiasi tipo, al termine dei lavori suddetti. È inoltre tenuto a provvedere alla pulizia mediante spazzamento, previo innaffiamento delle zone verdi, dei tratti stradali e delle aree pubbliche o aperte al pubblico confinanti con i cantieri, quando il transito di veicoli, a qualsiasi titolo acceduti, provochi imbrattamento mediante materiali rilasciati dai pneumatici o da altri organi di locomozione, quali cingoli etc., o per altre cause e modalità.
Per cui, stando alle leggi conformi e avendo rintracciato “i colpevoli della situazione degradante”, chi pagherà per la situazione desolante della metro Scampia? Il Sindaco, lo stesso Comune di Napoli o la Regione Campania? O tutto ciò passerà inosservato e nel più irreale silenzio omertoso? Vedremo mai la metropolitana di Scampia funzionante e ripulita?