In questi giorni è emerso un fatto sconvolgente che riguarda il rilevamento di amianto in alcuni velivoli a messi a disposizione della guardia di finanza.

L’imbarazzante scoperta coinvolge le città di Catania, Palermo, Napoli e Pratica di Mare, che in questi giorni si sono viste puntare addosso i riflettori, sollevando il problema dell’utilizzo di materiali tossici che provocano danni alla salute dell’uomo. Infatti, la questione è venuta alla luce nel momento in cui il maresciallo G. M. della guardia di finanza, si è gravemente ammalato di mesotelioma pleurico.
La pericolosità di questo materiale, ampiamente utilizzato nel settore dell’edilizia fino agli anni Ottanta, è tale da causare tumori, motivo per cui la situazione è estremamente grave. Senza contare il potenziale percolo di salute che potrebbe verificarsi per molte altre persone, in quanto i pezzetti di amianto trovati nei mezzi di trasporto aerei, hanno rilasciato polveri tossiche di asbesto che, prima del sequestro dei velivoli, sono state respirate inconsapevolmente da numerosi militari. Per tutte queste ragioni, i velivoli sequestrati sono stati oggetto di approfondite analisi, risalenti al 30 dicembre 2013, dalle quali è emerso che la quantità di amianto rilevata ha superato i limiti previsti dalla legislazione italiana. In conseguenza di ciò sono state sospese tutte le attività lavorative che che prevedevano l’utilizzo di questi mezzi, per tutelare la salute dei militari coinvolti, infatti lo scorso 9 gennaio 2014 il Comando del Reparto T. L. A. Aereo, ne ha imposto la cessione.

Attualmente sono in corso una serie di indagini interne, con lo scopo di scoprire altri possibili mezzi aerei contaminati da questo pericoloso materiale, ed eventuali responsabilità. Da ciò nasce spontaneo chiedersi, data la pericolosità dell’amianto accertata da tempo, come sia possibile che ancora oggi possano verificarsi condizioni in cui la salute dell’uomo è seriamente compromessa. Tuttavia le indagini in corso dimostrano la volontà di fare luce sulla situazione al più presto e di dare delle risposte alle persone che si aspettano un intervento tempestivo per la liberarsi da questo pericoloso materiale, sinonimo di malattie e di degrado ambientale.
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