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Scandalo Datagate. Anche la Spagna spiata dall’NSA

Creato il 26 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Continua ad allargarsi lo scandalo Datagate. Ora anche la Spagna sembra rientrare tra i paesi spiati dall'ANSA americana.

Photo credit: European People’s Party – EPP / Foter.com / CC BY

Continua ad allargarsi lo scandalo Datagate. Ora anche la Spagna sembra rientrare tra i paesi spiati dall’NSA americana nell’ambito della lotta al terrorismo. Le fonti sono sempre quelle della talpa dell’NSA riparata in Russia, Edward Snowden, che riportano come l’agenzia statunitense abbia sistematicamente intercettato le comunicazioni dei membri del governo spagnolo, non riportando tuttavia l’identità dei singoli. Il premier spagnolo Rajoy ha provato a rassicurare il governo spagnolo, asserendo che non ci sia al momento alcuna conferma del fatto che gli Stati Uniti abbiano spiato comunicazioni spagnole. Intanto però è stato convocato l’ambasciatore statunitense in Spagna a colloquio dal ministro degli Esteri José Garcia Margallo, segno che le indiscrezioni sono prese molto sul serio dagli alti vertici della Spagna. Intanto sullo scandalo Datagate l’Europa si è mossa e attraverso il Consiglio Europeo a Bruxelles, riunitosi proprio per discutere della questione dello spionaggio, ha diramato un messaggio unitario agli Stati Uniti, chiedendo di fare chiarezza e cooperare per trovare una soluzione al fine di porre uno stop all’uso dilagante di informazioni intercettate. Francia e Germania si sarebbero già mosse per individuare assieme soluzioni, ma a loro si uniranno probabilmente altri paesi. Come recita la nota del Consiglio Europeo, “una mancanza di fiducia potrebbe pregiudicare la necessaria cooperazione nel campo della raccolta di intelligence”, ritenuto “elemento vitale per la lotta al terrorismo”. Notizie negative arrivano però sul fronte di una mozione unitaria europea sulla protezione dei dati dei paesi dallo spionaggio sistematico. La Gran Bretagna, già finita al centro del polverone per aver intercettato informazioni governative italiane, assieme agli Stati Uniti, si è opposta all’accordo. Il premier inglese David Cameron ha parlato a favore delle azioni di spionaggio, sottolineando che servirebbe a “salvare la gente dal terrorismo” e che “quello che fanno Snowden e i media che lo aiutano non rende il mondo più sicuro”.  La questione dello scandalo Datagate si è riflessa però anche a livello mondiale, con la Germania attiva sul piano internazionale e pronta a chiedere all’Assemblea Generale Onu una risoluzione sul diritto alla privacy su internet, azione nella quale ha trovato l’appoggio forte del Brasile.

 


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