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Scanners - David Cronenberg

Da Aubromio
Scanners - David Cronenberg   Quello del 1981 non è forse il film più conosciuto del regista canadese David Cronenberg, che ha raggiunto maggior successi solo in seguito con titoli come "Videodrome" (1982) e "La mosca" (1986), miglior Cronenberg di sempre.  Scanners non è tuttavia un film da disprezzare. Il regista si ispira ad un'opera cardine della beat-generation, "Il pasto nudo" (1959) di WilliamBurroughs, romanzo parecchio confusionario a causa dei flussi di coscienza, da cui Scanners prende il filo conduttore: il controllo nelle sue svariate forme.Lo stesso Cronenberg portò sullo schermo, nel 1991, un altro adattamento dello stesso romanzo, stavolta con titolo omonimo.   Il trentacinquenne Cameron Vale (Steven Lack) vive come un barbone, finchè scopre di essere uno dei 237 scanners di cui si conosce l'esistenza, uomini dotati di poteri telecinetici, in grado di connettersi al sistema nervoso e cardiaco degli uomini e impartirne la volontà.Vale viene addestrato all'uso della sua abilità dal dottor Ruth (Patrick McGooan), medico della ConSec, una multinazionale, per aiutare l'azienda nella battaglia contro Darryl Revok (Michael Ironside), scanner malvagio che ambisce a sottomettere il mondo. Vale è affiancato in battaglia dalla scanner Kim Obrist (Jennifer O'Neill).
   Bisogna assaporare la pellicola fino all'ultimo minuto, per cogliere il reale valore di un film che brancola tra azione, splatter (famosa la scene dell'esplosione della testa) e spionaggio.Ci si accorge alla fine che Cronenberg ha fatto propria la massima di un personaggio de “Il pasto nudo”, il dottor Benway: "Deploro la violenza. E' così inefficiente''.Sono pochi infatti i momenti realmente violenti nella pellicola, quasi imperdibili, l'esplosione di una testa dopo un conflitto tra due scanners, e lo scontro finale.   La rivelazione che porta a quest'ultimo duello tra Vale e Revok è la scena fondamentale del film: il diabolico scanner rivela a Cameron che sono entrambi figli del (ormai morto) Dott. Ruth, il vero creatore dell'Ephemerol, una sostanza che somministrata agli scanner, ne attenua i poteri e da loro il silenzio dalle voci che odono di continuo, se invece è assunta da donne gravide, ne tramuta i figli in scanner. Revok spiega che ad entrambi è stata somministrata una dose maggiore di Ephemerol dal padre, e per questo i loro poteri sono ad un livello superiore degli altri scanner.   Il film è giocato interamente sulla manipolazione: il protagonista sceglie solo che padrone servire, ingannato di continuo da entrambi i partecipanti, viene coinvolto in una lotta d'interesse, dove partecipare significa combattere per la causa di qualcun altro.Il finale è anch'esso ambiguo: dopo lo scontro, dove Revok cerca di assorbire la volontà di Vale, Kim trova il cadavere di Vale carbonizzato, mentre il corpo di Revok, con la voce di Vale, proclama “abbiamo vinto!”. Inoltre la cicatrice sulla fronte del corpo di Revok, segno del suo tentato suicidio e simbolo del terzo occhio, è scomparso. Ormai non esiste più ne Revok ne Vale, si è formato un nuovo essere unico, motivo horrorifico ricorrente, quello della mutazione, in Cronenberg.   Attraverso l'uso delle macchine (l'esplosione del computer per via telefonica) e dell'influenza del potere (militare, pubblicitario e politico) noi non siamo più gli stessi: la visione che il mondo ha di noi cambia (un nuovo corpo) insieme alla nostra visione del mondo (scompare il terz'occhio).
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