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Scanzi, quando la faziosità diventa servilismo

Creato il 12 aprile 2014 da Salvatore Cugliari

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Andrea Scanzi, celebre penna del Fatto Quotidiano, non ha mai nascosto la sua vicinanza ideologica e politica al M5S. Non l’ha mai fatto principalmente per due motivi: 1) non avrebbe senso negarlo poiché ormai è altamente palese 2) manifestare simpatia giornalistica verso il MoVimento ti consente, mediaticamente parlando, di godere di un appoggio e di un sostegno non solo teorico (consenso internet e quant’altro) ma anche pratico e tangibile (vendite di libri e giornali, aumento del traffico internet sul blog personale, eccetera eccetera).

Non voglio assolutamente affermare che Scanzi celebri ed evidenzi la sua pendenza politica esclusivamente per trarne vantaggio mediatico ed economico anzi, secondo me, l’affinità di Scanzi con il M5S è del tutto genuina, ma questo non vuol dire non sia criticabile.

Scanzi, da molti mesi a questa parte, sta diventando un vero e proprio giornalista a 5 stelle. 5 stelle, però, ci tengo a precisarlo, non di certo nei contenuti! Durante le sue varie comparsate TV, in cui sfoggia, per altro, una certa arroganza e sfacciataggine non da poco conto, utilizza, quasi al limite della violazione sul copyright, i tipici temi e slogan grillini. Molto spesso, Scanzi, pur di assecondare ed essere d’accordo con il MoVimento, mente sapendo di mentire non solo al pubblico ma anche a se stesso. L’ha fatto più volte con la balla sulle auto blu, con il 416 ter e con le provincie.

Scanzi non è più obiettivo. Egli è totalmente annebbiato da un insieme di teorie grilline altamente rocambolesche. Ieri sera, a Otto e Mezzo, ritornando sulla questione del 416 ter, ha dichiarato: “perché non diamo ai politici dai 7 ai 12 anni e inaspriamo il 416 bis? Perché non c’è un punto di contatto tra il PD e il M5S?” Secondo me, questo punto di contatto non c’è perché, principalmente, “non lo vuole Renzi!”.

Renzi non lo vuole? Renzi non vuole combattere la mafia accanto al M5S? Caro Scanzi, chi è che, durante un incontro istituzionale in cui si poteva cercare di sviluppare un piano di governo condiviso e sbattere in faccia al Cdm alcuni punti chiave del programma dei 5 stelle, ha optato per provocare e fare un ridicolo show. Renzi? A me non risulta!

Nicola Gratteri

Nicola Gratteri

Sulle pene del 416 ter si può aprire una parentesi, pressoché, infinita. Gratteri (citato anche da Scanzi) ha dichiarato: “noi (magistrati, ndr) ci aspettavamo delle pene più severe”. Le pene del 416 ter sono, infatti, molto basse, ma se si considera il fatto che sono sommabili al reato di “concorso esterno in associazione mafiosa”, che la recente modifica corregge diversi punti che in precedenza erano poco chiari e che l’attuale 416 ter è “più vicino a quella che è la realtà applicativa” si arriva a concordare con Don Ciotti e con il Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, secondo i quali questa norma è “perfetta e veramente utile a contrastare lo scambio tra politica e mafia”.

Dichiarazioni

A questo punto, mi sorge un dubbio: Scanzi è un parlamentare grillino in incognito oppure, da qui a poco, si candiderà con i 5 Stelle?

Essere fazioso ci può indubbiamente stare. Tutti i giornalisti, chi più o chi meno, hanno una propria ideologia politica. Non vi sono giornali schierati e giornali indipendenti, vi sono giornali leggermente faziosi e giornali altamente e spudoratamente faziosi. Anche io, nel mio piccolo, posso essere fazioso, ma quando la faziosità, come nel caso di Scanzi, diventa puro servilismo tutto ciò cambia, tutto ciò non rientra più in un gesto deontologicamente giustificabile.


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