Scarabocchi zen: Tina Festa a SecondArea

Oggi voglio parlarvi di una forma d’arte creativa e interessante che ho scoperto ieri: gli scarabocchi zen. La parola scarabocchio mi ha messo subito tanta simpatia, mi fa pensare a un bambino pasticcione tutto indaffarato tra colori e fogli volanti! Che lo scarabocchio possa anche essere zen beh, l’ho imparato ieri.
Cos’è lo scarabocchio zen? È un’arte che tutti possono apprendere, e solo se coltivata può dare risultati strabilianti anche a chi, come me, non ha mai studiato arte né creato qualcosa di artistico in senso stretto.
Il laboratorio di scarabocchi zen è stato organizzato dall’associazione SecondArea di Rutigliano, e l’ha tenuto Tina Festa, una maestra ma soprattutto una donna ghiotta di creatività, alla continua ricerca di tecniche fantasiose che siano educative per i più piccoli, e perché no, liberatorie e rilassanti per i più grandi.
Tina ha illustrato l’origine e la filosofia alla base degli scarabocchi zen. In breve dirò che l’espressione si ispira agli zentangle, un metodo che prevede materiale, schemi e supporti ben definiti a cui ci si può ispirare, ma che non bisogna riprodurre o inquinare in alcun modo.

Per gli scarabocchi zen abbiamo usato dei cartoncini quadrati, dei marcatori di diverso spessore e… tanta fantasia! Le immagini che seguono mostrano i miei primi due scarabocchi zen fatti durante il laboratorio.

Purtroppo non ho fotografato i lavori delle altre presenti, ma vi assicuro che alcuni erano strepitosi! Voglio coltivare quest’arte anche perché, oltre che su carta mentre si aspetta il treno, un’amica in ritardo, o per scacciare la noia in modo creativo, gli scarabocchi zen si possono fare su qualsiasi supporto: pietra, vetro, ceramica, stoffa… Quando diventerò brava potrò usarli per arredare casa, perché no?

Per approfondire la conoscenza degli scarabocchi zen, potete visitare sia il blog di Tina Festa che il blog prettamente dedicato a questa particolare forma d’arte.

Voglio spendere qualche parola per SecondArea, non solo un’associazione molto interessante nata dalla voglia di sperimentazione teatrale, musicale, artistica e culturale tout court, ma anche un luogo quasi magico in cui rintanarsi per rigenerare la parte più creativa di sè! La sede dell’associazione SecondArea è infatti un piccolo gioiellino, uno spazio che si adatta alle esigenze del momento. Ieri, per esempio, sul pavimento era steso un maxi foulard ricoperto da cuscini che invitavano a sedersi in tutto relax, mentre le caraffe di thè (di ogni tipo), torte e salame dolce erano un richiamo irresistibile per il palato.

Questo sì che è un bel modo per trascorrere un pomeriggio diverso, con gente e attività interessanti. A quando il prossimo evento? ; )