La Scarola Alla Monachina è un antico piatto tipico della cucina napoletana ideale anche nel caso vi siano tra i vostri ospiti vegetariani e vegani . Ricetta ideale anche nel caso doveste cuocere cime di rapa o biete , si tratta di un piatto talmente radicato nella cultura partenopea da esser portati a pensare che si sia in questa zona affermato fin dalla nascita del mondo . Ciò anche per dire con un poca di ironia che non vi sono molte notizie circa l’origine di questo piatto , anzi direi nessuna , ma ciò che di sicuro si sa è che si tratta senz’ombra di dubbio di un contorno napoletano ; e personalmente mi sento poi di aggiungere che si tratta di uno dei tanti piatti a base di scarola , ingrediente molto presente nella cucina partenopea Scarola Alla Monachina. Tornado alle origini come già detto non se ne sa molto , se non il fatto che , tenendo conto del nome si è portati a pensare che la scarola monachina ha , visto il nome , quasi certamente a che fare con il convento delle clarisse cappuccine di napoli , detto anche trentatrè in quanto questo era il numero massimo di monache ammesse . Dovete sapere che nel 1700 , periodo di apertura del convento , le monache , dette anche appunto ” monachine ” davvero tanto hanno fatto per aiutare ( e dunque anche per sfamare ) la povera gente . Uno dei loro compiti era appunto quello di sfamare e più bisognosi ; compito che assolvevano egregiamente preparando con maestria veri e propri manicaretti partendo da ingredienti poveri e di seconda scelta . Ad ogni modo tornado ai fatti va detto che questi piatti erano ottimi e riscossero a tal punto successo da entrare ben presto a far parte delle cucine di ogni napoletano . Di qui grazie sia ai testi scritti che alla tradizione orale piatti come appunto la scarola monachina giunsero fino a noi divenendo col tempo capisaldi della gastronomia locale .
Naturalmente col tempo grazie anche il fatto di dover adattare i piatti alle singole esigenze molte sono le varianti nate , vi è infatti ad esempio chi aggiunge al piatto qualche filetto d’acciuga e un poco di pecorino ; ma la variante , che in questo caso è una vera e propria trasformazione , è quella che vede la scarola monachina come ingrediente fondamentale per la pizza di scarole .
Ingredienti :
3 cespi di scarola riccia ( circa 500 g ) , 50 g di olive nere di Gaeta , 50 g di pinoli , 50 g di uva passa , 10 g di capperi, 1 spicchio d’aglio , 100 ml di olio extravergine , sale e pepe q.b. , 1 peperoncino ,
Procedimento :
Mondate lavate , tagliate grossolanamente la scarola e mettetela momentaneamente da parte , in un tegame dal fondo spesso fate soffriggere l’aglio leggermente pestato ed il peperoncino con un filo d’olio , quindi levateli dal tegame e ponete a cuocere la scarola nell’olio così aromatizzato . Lasciatela rosolare brevemente a fuoco vivace , quindi unite l’uvetta precedentemente ammollata in un poca d’acqua tiepida successivamente strizzata , le olive snocciolate ed i pinoli ; salate , pepate e date una leggera rimescolata al tutto , quindi abbassate la fiamma al minimo ed incoperchiate . Lasciate stufare la scarola così condita per una decina di minuti circa rimsecolano il tutto di tanto in tanto perchè non attacchi , quindi levate il coperchio , alzate la fiamma e sempre badando che non attacchi fate evaporare il sughetto in eccesso . Una volta pronta servite la Scarola Alla Monachina come contorno , è l’ideale con il pesce .
DamGas