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Scegliere il Safari perfetto – parte I

Creato il 21 novembre 2012 da Cafeafrica @cafeafrica_blog
Safari, un’espressione che riporta subito al viaggio, più precisamente all’Africa e all’esplorazione di uno dei suoi parchi. Ma per chi ha il desiderio di trascorrere alcuni giorni nella natura selvaggia e di riuscire a vedere da vicino i suoi animali, non sempre risulta semplice la scelta della destinazione.
Per chi non ha mai avuto la fortuna di affrontare un safari potrebbe sembrare indifferente la scelta del parco. Al contrario, ogni luogo ha delle caratteristiche ben precise che lo distinguono e per ogni contesto è giusto avere aspettative differenti.
Un primo chiarimento riguarda la differenza tra Parchi Nazionali, Concessioni e Riserve Private, tenendo conto delle dovute distinzioni da stato a stato.
Nel Parco Nazionale – N. P. – normalmente è possibile girare sui tracciati segnati con l’auto personale – self game drive – e si alloggia in strutture mediamente accoglienti di proprietà dello stato.
Al contrario, la Riserva privata è un’area ad uso esclusivo dei clienti che risiedono nel lodge o campo tendato – tented camp – di quella riserva. Generalmente, le regole sono meno rigide rispetto a quelle di un N. P. e ci si avvale di game drive organizzati. Una delle regole a cui si deroga rispetto alla disciplina dei Parchi è la possibilità di uscire dalle strade battute – andando in off road – e di girare di notte – night game drive – al fine di riuscire ad avvistare un maggior numero di animali. Questa pratica è un po’ dibattuta, in quanto se da una parte offre la possibilità ai turisti di vedere e fotografare molti animali in poco tempo, dall’altra può andare ad impattare negativamente sull’integrità del territorio e sul rapporto con gli animali. Quest’ultimi, infatti, diventano sempre più assuefatti alle auto e agli uomini, modificando l’innato rapporto e eliminando nell’incontro qualsiasi forma di reattività. Inoltre, il continuo passaggio di pneumatici al di fuori delle rotte tracciate mette a rischio la qualità del terreno e la vegetazione, oltre che le piccole specie animali. C’è da dire che raramente si andrà via delusi da un soggiorno in una Riserva, in quanto l’obiettivo di chi gestisce è la soddisfazione del cliente, sia dal punto di vista del game drive, che dell’alloggio. La qualità media di camere, cibo  e guide è mediamente superiore, e rispecchia il maggior costo per il visitatore.
La Concessione è una sorta di ibrido tra un N. P. ed una Riserva Privata. In sostanza si seguono le stesse regole del parco nazionale, ma si gode di più elevati standard in termini di accoglienza alberghiera e preparazione delle guide.
Scegliere il Safari perfetto – parte I
Si scelga o meno di girare per conto proprio, è doveroso sottolineare l’importanza delle guide. Quando la vostra guida è preparata riuscirete a vedere cose che altri non vedono.
Una brava guida saprà avvistare animali che la distratta guida che l’ha preceduta non ha nemmeno sfiorato con lo sguardo. Ma non solo. Se è una persona preparata – premettendo che nessuno si improvvisa, ma hanno tutti alle spalle anni di studio teorico e sul campo – riesce a colmare gli inevitabili tempi morti spiegandoti la funzione di una pianta, il comportamento di un insetto, le abitudini di ciascun abitante della savana.
Come consiglio, perciò, suggerisco di includere sempre almeno un game drive con guida. Si rischia di imparare un mucchio di cose in tre ore.
Ovviamente la sensazione di libertà data dall’autonomia è impagabile. Poter girare per conto proprio alla guida di un fuoristrada o di una semplice berlina – dipende dallo stato del terreno – dà la possibilità di sentirsi i veri padroni della savana. C’è poi la comodità di poter gestire i propri tempi. Capita, talvolta, che in un game drive organizzato ci siano altri clienti – se non si è stati abbastanza fortunati da essere gli unici turisti in quel giorno – e non sempre i voleri coincidono. Ahimé esistono i turisti poco educati ovunque, anche in un safari! C’è chi beve tutto il tempo e ogni tanto scroscia in una risata poco opportuna nel mezzo di un avvistamento di qualche animale solitario, c’è chi dopo poco che sosta dinnanzi ad un magnifico esemplare di uccello chiede di mettere in moto per vedere qualche big five, c’è chi non ha abbastanza pazienza da fermarsi ad una pozza affollata il tempo sufficiente per attendere una caccia, seppure si tratti di alcune ore. Tutto ciò con la propria auto non accade, anche se consiglio di prendere veicoli alti, in quanto la visuale sarà nettamente superiore.

Source: google.com via Darby on Pinterest


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