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Scenari futuri

Da Astonvilla

SCENARI FUTURICome ho gia' avuto modo di dira alre volte quando sono a Cuba evito accuratamente di parlare di politica,intanto perche' sono in vacanza poi perche' mi bastano le nostre miserie e infine perche' non sai mai veramente con chi stai parlando.....e non mi riferisco solo ai cubani.
Puo' pero' capitare di parlare con qualche conoscente cubano della situazione economica dell'isola,inutile girarci troppo attorno,allo stato attuale delle cose la gente non e' soddisfatta dei cambiamenti apportati dal nuovo corso di Raul.
Mezzo milione di persone ha perso il posto di lavoro,in gran parte giovani,prendere una licenza per qualcosa non sempre da' negocio,certo ti puoi comprare casa e carro ma solo una piccola parte di popolazione puo' permettersi acquisti di questo tipo e non certo con denari provenenti dall'interno almeno nella maggior parte dei casi.
In questi quasi 12 anni di Cuba ho visto cambiare molte cose ma la gente,i giovani in particolare,vogliono di piu',vogliono in fondo cio' che vuole la gente e i giovani di tutto il mondo,avere un po' di soldi in tasca,un lavoro pagato decorosamente e in generale prospettive vere per il futuro.
Allo stato attuale delle cose siamo ancora lontani da tutto cio'.
La crisi economica che ha messo in ginocchio paesi con un economia vera come il nostro non ha certo risparmiato Cuba,paese dove una vera economia non esiste.
Inevitabilmente il discorso cade sul quando e come ci sara' un vero cambio e inevitabilmente la risposta da parte loro e' sempre la stessa.
Alla morte dei fratelli Castro.
Sono tutti convinti che se un cambiamento avverra' sara' dopo la scomparsa di tutta la generazione che ha fatto la Rivoluzione,guardate che non e' un problema di sistema politico,comunismo o capitalismo a loro importa poco,nessuno lascia Cuba per motivi politici,l'importante e' che la situazione economica migliori e che un avion non sia la sola soluzione per vedere al di la' della collina.
In fondo le cose non sono poi' cosi' diverse da qua',anche alla maggior parte degli italiani le ideologie interessano poco,cio' che conta e' che chi ci governi ci tenga al sicuro da altre situazioni come quelle che stiamo vivendo.
Quali scenari dunque per il dopo Castro?
Un primo scenario potrebbe essere l'accellerazione delle riforme col mantenimento dell'attuale forma politica,il modello cinese o vietnamita che e' quello piu' vicino al modo di pensare di Raul,il dubbio viene conoscendo un minimo i personaggi che stanno dietro ai 2 grandi vecchi,molto meno idealisti di loro e molto piu' legati a interessi personali.
Temo che la corruzione,che gia' esiste,diventera' un modus operandi ed e' cio' che teme la gente.
Oppure ci potrebbe essere un cambio non traumatico di sistema politico,libero partitismo,libere elezioni e gli americani che tornano con entrambi i piedi a farla da padroni insieme ai cubano americani di vecchia data.
Il terzo scenario,il meno auspicabile,e' quello violento fra chi vorrebbe mantenere lo status quo e chi invece vorrebbe cambiarlo.
Scenario pericoloso perche' alla prima pistolettata della policia sicuramente il grande fratello del nord risponderebbe con un intervento per la "difesa del popolo cubano",ricordiamoci dei milioni di cubani che vivono negli Stati Uniti e che determinano la vittoria o la sconfitta di un presidente.
Quello che e' sicuro e' che tanta gente ha preso la "targa" di poliziotti,burocrati,amministratori e luccaculi  e civatones vari,tutta gente che vive alle spalle dello stato e del popolo godendo di privilegi assurdi alla faccia di chi fatica a mettere insieme il pranzo con la cena.
C'e' tanta gente che e' finita in galera per una parola detta male,per una soffiata di un vicino per il chisme di un jefe de sector.
Non e' escluso che questi civatones,questi parassiti del paese si troveranno un giorno forse non lontano a rendere conto di anni di ruberie e di accaparramenti di cui hanno beneficiato con le loro famiglie e i loro accoliti.
C'e' tanta gente che non aspetta altro e che ogni mattina si sveglia in attesa di un momento che potrebbe non arrivare mai ma che ....chissa'......potrebbe anche essere non molto lontano.

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