Magazine Diario personale

Scendi il cane che lo piscio

Da Giupy
Ci sono diverse cose che mi fanno sentire frustrata. 
Una e' il fatto che il 10 di Maggio in Colorado nevichi.
Un'altra e' il fatto di fare un dottorato in una lingua che non e' la mia. E prima di quello lavorare in una (due) lingue che non padroneggiavo perfettamente.
Ho gia' ammesso di avere la Sindrome dell'Impostore, e visto che questo blog diventa sempre piu' un delizioso registro delle mie turbe mentali ora parlero' anche dell'insicurezza che mi da non essere una native speaker.
Al di la' dei problemi di autostima sono abbastanza sicura di parlare bene l'Inglese. Oltre ad aver passato meta' della mia (breve) vita a studiarlo, ho passato egregiamente il maledetto TOFL e il maledetto GRE e riesco a capire perfettamente Johnny Depp quando parla pure senza i sottotitoli. Quest'ultima cosa e', ovviamente, quella di cui vado piu' fiera.

Quando incontrero' un pirata saro' in grado di parlare di Rum
Ciononostante, non avere l'Inglese come prima lingua e' frustrante. Penso sempre che in Italiano potrei essere piu' simpatica, che i miei studenti mi seguirebbero con piu' interesse se non avessi il mio smaccato accento da Sopranos, e poi potrei scrivere articoli e paper con uno stile bello ed armonioso. Perche' si, presente quando noi impariamo nell'universita' italiana che bisogna fare delle frasi lunghe ed arzigogolate e piene di forme passive, di aggettivi ed avverbi e ci sentiamo molto colti ed intelligenti per questo? Ecco no. In USA non si fa. Bisogna essere asciutti, concisi e scegliere le parole che vanno bene in modo di usarne poche. E giuro che per me lo stile americano e' ancora difficile e certe volte mi ritrovo a sognare di scrivere frasi lunghissime con tante virgole e tanti punti e virgole, un po' come faccio sul blog.
Quando ho presentato il prospectus della mia tesi il mio professore, che e' molto colto, mi ha fatto notare che avevo coniugato il verbo "broadcast" al passato ("broadcasted") e che e' sbagliato, perche' deriva dallo svedese e non si coniuga. Mi sono sentita molto umiliata e ho pensato che a livello del dottorato non dovrei fare ancora questi errori cosi' smaccati.Poi pero' ho chiesto agli altri dottorandi di aiutarmi a capire come usare il verbo "broadcast" e ho scoperto che non lo sapeva nessuno.Poi uno ha detto che lui studia i "mediums" e ho capito che, in realta', sono troppo dura con me stessa. (che poi lo studio dei mediums cos'e', la disciplina di chi si occupa di Vanna Marchi?) 
Scendi il cane che lo piscio

Come gia' spiegato in altri post (perche' tutto sommato sono una persona ripetitiva) in realta' manco gli Statunitensi sanno bene la loro lingua. Pure quelli che fanno l'universita'. Pure quelli che fanno il dottorato. Ho quindi raccolto tanti divertenti errori grammaticali che ho notato in questi anni da studentessa/insegnante e li pubblichero' qui cosicche' ci si possa ridere assieme, perche' prendersi gioco di sconosciuti e' sempre divertente no?(Premessa 1: questo post non e' volto a supportare la superiorita' della razza italica. So benissimo che anche in aule universitarie italiane ci sono studenti che dicono "scendi il cane che lo piscio" o che pensano che la corretta pronuncia di "Pio X" sia "Piocs". Pero' al momento io racconto quello che vedo qui e sono tanto contenta di saper usare il congiuntivo)(Premessa 2: alcuni di questi fatti sono certi perche' li ho visti/sentiti io con i miei occhi e le mie orecchie, altri invece mi sono stati riportati. L'incertezza della loro veradicita' non li rende comunque meno carini. Sottolineo che TUTTI hanno come protagonisti dei native speaker)

  • La differenza tra "its" e "it's" sembra molto ardua. Ho visto TANTA gente che non sa distinguere tra le due forme e mi sembra un po' come scrivere "ho" senza l'acca. Giusto per fare un paragone e orripilarci tutti assieme.
  • L'Inglese di facile ha i verbi che sono SEMPRE uguali per TUTTE le persone tranne la terza singolare. Ma si, si puo' sbagliare anche qui. Questo Paese pullula di gente che scrive "he try" o, peggio ancora, "he try's"
  • "Sensorship" al posto di "censorship". Che dico, sono solo io o sembra una parola romagnola? Quando apriro' una discoteca a Riccione la chiamero' "Sensorship"
  • Committment. Perche' le doppie di piacciono. 
  • Ho trovato gente che mi ha chiesto cosa vuol dire "deploy", "extradition", "recession". Voglio dire, non e' un pochetto umiliante trovare uno straniero che sa la tua lingua meglio di te? (questa e' una domanda che i Leghisti dovrebbero farsi spesso, ma non divaghiamo)
  • A volte mi sembra che la gente usi i verbi un po' a caso. O che usi dei verbi difficili per far vedere che e' sveglia. Tipo "instill": "Luckily we live in America, a country that instills amendments upon its citizens". Che vuol dire che l'America ci instilla gli emendamenti? E lo sai che e' un emendamento? Oppure "the First Amendment focuses on the US". Cioe' il primo emendamento si focalizza sull'America, poi quando ha tempo si occupa un po' pure di altri Paesi...
  • Vedo diffusi problemi con i nomi propri delle persone. Gutenberg e' diventato Guggheneim (che grande, non solo ha inventato la stampa ma ha pure aperto un museo!), Lazarsfeld e' diventato Lawrence e anche Lazaris (che e' chiaramente il fratello capellone di Varoufakis) e Edward Bernays si e' trasformato in Andrew Bernese (tipico nome da Little Italy)
  • La mia preferita: confondere "all together" con "altogether". Lo so che in questa sciocca lingua le due parole si pronunciano quasi uguali, ma sbagliarle nello scritto da risultati comici "Illiteracy is the inability to read all together"--> un analfabeta e' qualcuno che sa leggere ma non lo fa quando e' in compagnia di altri.
  • Classe per dottorandi, la professoressa ci da consigli per scrivere degli articoli da mandare alle riviste per farseli pubblicare. "Mi raccomando, non usate mai il passivo che non sta bene!". Al che una ragazza (anzi, donna perche' a dirla tutta non e' proprio giovincella) alza la mano e dice "ma scusa, esattamente cos'e' il passivo?". A me, unica straniera, e' caduta la mascella, ma la professoressa senza scomporsi e' andata alla lavagna a scrivere "The dog ate my book/my book was eaten by the dog". Tutti l'hanno trovata una spiegazione interessante. Le elementari non finiscono mai. 

 La domanda che sorge spontanea e': ma se scrivono/parlano cosi' la loro lingua, come se la cavano con le altre?

La risposta e' semplice: male
Scendi il cane che lo piscio 
Pero' questa non e' tutta-tutta colpa loro. Noi se non vogliamo essere degli sfigati totali almeno l'Inglese un po' dobbiamo masticarlo. Come amo ricordare ai miei studenti, io all'universita' avevo alcuni libri che erano pubblicati solo in Inglese e o li capivo o ero cordialmente invitata ad iscrivermi al corso parrucchiere. Invece qui sapere altre lingue non e' cosi' importante, anzi, e' considerato un curioso plus tipo essere capaci di camminare in equilibrio su una corda tesa tra due alberi (e non credete che non lo facciano).Conversazione realmente avvenuta "Giupy ma tu non sei native speaker. Quante lingue sai?""Oltre all'Inglese, Francese e Giapponese"."Wow e sono tutte lingue simili tra loro?""CERTO. Perche' dopo la baguette i Francesi hanno inventato anche i kanji""Ma aspetta, tu sei Italiana no? E che lingua parli in Italia?""LATINO, Brute, fili mi!"
Scendi il cane che lo piscio
D'altronde, e' anche il sistema che non li aiuta. Una cosa che va molto di moda in universita' e' avere un certificato di disabilita'. Ora non so esattamente che abbiano questi studenti, se disturbi dell'attenzione o dislessia o cicciopelosi a placche, ma un consistente numero di fanciulli in ogni classe ha diritto a degli aiuti speciali. Tipo due ore per fare l'esame invece che una, cosi' in piu' tempo possono ricordarsi che vuol dire "obscenity" invece di chiederlo a me. Tra le varie disabilita', c'e' la Foreign Language Anxiety. Cioe' proprio non ce la fai a parlare un'altra lingua. Chi ha questo disturbo ha delle misure particolari, per esempio i sottotitoli in Inglese quando l'insegnante di Spagnolo fa vedere, come test di comprensione, un video in Spagnolo. Utile no? Ma soprattutto, PERCHE' uno dovrebbe seguire un corso di Spagnolo se va in ansia a parlare le lingue straniere? Avendo io mille fobie mi sto iniziando a chiedere in che modo posso sfruttarle a mio vantaggio come disabilita'..
Tutto questo post per dire che, quando nell'evaluation i miei studenti si lamenteranno per come parlo Inglese, io ho molteplici elementi per mandarli a quel Paese. (sempre che in quel Paese non parlino un'altra lingua, che poi gli viene l'ansia).

(In questo post, ogni riferimento a persone esistenti o fatti realmente accaduti e' puramente casuale)



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