Scheda n.16

Da Angivisal84
SCHEDA DI VALUTAZIONE 16) RACCONTODesiderio? Sì, graziePunteggio 71/150 NOME: MarcoCOGNOME: MontozziTITOLO RACCONTO: Desiderio? Sì, grazie CREATURA: Djinn NUMERO RACCONTO: 16GIUDICE: ANGELA VISALLI (Admin Club Urban Fantasy)TRAMA: 8SINTASSI E GRAMMATICA: 5ORIGINALITA’: 7COERENZA: 5EMOZIONE: 5Totale punteggio: 30Il racconto doveva essere riletto per eliminare la stragrande maggioranza di errori. Cosa che a quanto pare non è stata fatta, visto che leggendo si notano tutti. Un pò antipatico il protagonista, alla morte di un parente caro (come lo può essere una nonna) si dovrebbe essere dispiaciuti, invece definisce la nonna "quella tirchia di mia nonna" solo perchè non gli ha lasciato nulla in eredità, un pò troppo materialista per i miei gusti. Dopotutto se io fossi stata la nonna e avrei avuto un nipote cosi maleducato non gli avrei lasciato nulla. Una persona cosi materialista è capace anche di amare? Secondo me rivuole la fidanzata per una semplice questione di egoismo, magari a Giorgia non frega proprio niente di tornar con lui. Questo è naturalmente solo un mio giudizio personale, nel mio caso se un protagonista mi sta antipatico mi passa anche la voglia di leggere il seguito, almeno che questi durante lo svolgimento della trama non modifichi atteggiamento evolvendosi. Inoltre non si capisce come mai visto che il desiderio è di riavere la fidanzata, invece di un zombie compaiano tanti zombie, la spiegazione che mi sono data: “la ragazza nel tragitto dal cimitero a casa del suo fidanzato contagia altre persone”, ma se fosse cosi andava comunque specificato nel testo. La storia in fin dei conti è carina, ci sono un pò troppi riferimenti televisivi e un finale più sul comico che sul serioso. A chi verrebbe mai in mente di mettere un genio della lampada in una penna usb per riprodurlo? Penso a nessuno, il protagonista si rivela proprio schizzato, per questo mi è piacuto, per il finale. Certo a livello di originalità ha i suoi pro e contro, è originale per la fine che fa fare al genio, non lo è per il tema trattato: il classico tema "stai attento a cosa desideri". Inoltre la creatura “genio della lampada” non viene modificata o resa più originale, ma ripresa tale e quale alla tradizione. GIUDICE: Stefano Giovanni Muscolino (Arkavarez)TRAMA: 6SINTASSI E GRAMMATICA: 5ORIGINALITA’: 5COERENZA: 5EMOZIONE: 8Totale punteggio: 29Mi sono talmente divertito a leggere questo racconto, che ho riso per diversi minuti, per questo ho dato un voto alto in emozione. La storia è veramente divertente. Purtroppo però presenta diversi difetti: la grammatica andrebbe rivista, e per quanto riguarda la coerenza è poco credibile che un genio possa diventare un file di un pc. Anche a livello di originalità il racconto non dà il massimo, presentando un genio della lampada troppo classico, senza innovazioni. GIUDICE: Michael Rigamonti TRAMA: 2SINTASSI E GRAMMATICA: 3ORIGINALITA’: 2COERENZA: 4EMOZIONE: 1Totale punteggio: 12C’è un eccesso di concetti e uno strascico dei periodi che fa scendere il livello sinottico del testo. La narrazione si esprime direttamente al lettore in maniera troppo esplicita, con riferimenti colloquiali (“se preferite”) o testuali (le maiuscole). Le frasi sono altalenanti tra buone costruzioni e periodi decisamente zoppicanti, ma la scelta lessicale è zeppa di errori. I concetti narrativi sono contrastanti (”e mi chiesi perciò[…]”, “A dire la verità non me lo chiesi”). La trama segue un insieme di modelli e contiene stereotipi e cliché già visti altre decine di volte e nemmeno rielaborati. Il raccontato è un altro esplicito segno dalla poca volontà di sforzo fantastico dell’autore. L’analisi psicologica, pur essendo non troppo approfondita, sembra degna di nota. Altra cosa rilevante è il finale che, sebbene inaspettato e unico vero elemento di rilievo, arriva troppo brusco, inserito come un moncherino nella storia.

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