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Scheda n.7

Creato il 19 giugno 2012 da Angivisal84
SCHEDA DI VALUTAZIONE 7) RACCONTOLa sua voce in un respiroPunteggio 110/150 NOME: MiriamCOGNOME: TocciTITOLO RACCONTO: La sua voce in un respiroCREATURA: FantasmaNUMERO RACCONTO: 07GIUDICE: ANGELA VISALLI (Admin Club Urban Fantasy)TRAMA: 10SINTASSI E GRAMMATICA: 8ORIGINALITA’: 7COERENZA: 8EMOZIONE: 8Totale punteggio: 41A livello di sintassi e grammaticalmente il racconto è scritto bene, si lascia leggere facilmente. La trama ha una buona dose di emozioni. I personaggi appaiono completi, nelle loro scelte ed emozioni, malgrado il poco spazio a disposizione. Il tema del fantasma dell'amata che ritorna non è molto originale, ma il protagonista e il suo lavoro rendono la faccenda più interessante. Alla fine il tema centrale è sicuramente l'amore e il finale è molto toccante. L'amore può andare anche oltre la morte, ma anche l'amicizia è un'altra delle forze positive che smuovono il mondo, ed entrambi sono presenti egregiamente in questo racconto. Il punto forte del racconto è le sensazioni che riesce a suscitare nel lettore e le atmosfere che riesce a ricreare. GIUDICE: Stefano Giovanni Muscolino (Arkavarez)TRAMA: 7SINTASSI E GRAMMATICA: 6ORIGINALITA’: 6COERENZA: 7EMOZIONE: 7Totale punteggio: 33Davvero commovente e romantica la storia. La trama è ben impostata, sebbene il racconto mi ricordi vagamente "Gost", sopratutto nel ritrovarsi dei due amati. Ci sono delle piccole imperfezioni di punteggiatura, ma la grammatica è tutto sommato buona. L'unica cosa, che forse manca, è un ruolo più attivo da parte del'altro spirito, quello maligno, magari con dei dialoghi.GIUDICE: Michael Rigamonti TRAMA: 8SINTASSI E GRAMMATICA: 5ORIGINALITA’: 7COERENZA: 8EMOZIONE: 8Totale punteggio: 36Il ritmo è buono, la narrazione scorre fluente (mancano molti spazi nella punteggiatura), le frasi e le parole sono ponderate e l'idea mi piace. Ha solo alcuni piccoli difetti: personalmente odio le americanate — ma è un parere puramente personale — specialmente scritte dai non americani e questa ha tutte le carte in regola per esserlo; il narratore è onnisciente e un poco troppo altalenante tra i point of view risultando tutto un poco troppo raccontato; i molti fatti si condensano in troppo poco tempo; infine l'elaborato non è ben presentato tipograficamente (rientri, capoversi, dialoghi) elemento che molti sottovalutano. Questi non sono veri difetti, si capisce subito che l'autore ha talento ed è stato imprigionato nei limiti della traccia del bando. A volte però sapersi adattare è utile esercizio di comprensione ed esplorazione, non ché di miglioramento.

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