ROVINE
Dentro ogni cella di prigi on e
Vi è una sec on da cella
C on: una fredda geografia
C’è: una storia che brucia.
Sì, dentro ogni prigi on e
Vi è una sec on da prigi on e
La prima: la presenza di una figura
La sec on da: l’assenza di significato.
E dentro ogni cella
Una sec on da cella.
La prima è l’immagine sputata
Di un tiranno
La sec on da….
Tutta la mia tristezza
Tutta
È per te
Io n on aggiungo un’altra sillaba
Ho protetto ogni scommessa
Ho ragi on ato una proposizi on e perdente
Ho piazzato ogni scommessa
Sulla privazi on e.
Estratto da una poesia di Faraj Bayrakdar, un ex prigioniero politico che ha trascorso 13 anni nelle prigioni della Siria. La poesia, tradotta dall’arabo, fu pubblicata su Al Jadid Magazine, Nr. 37, (Autunno 2001). Traduzione italiana di Rina Brundu.
Original version:
RUINS
Within every pris on cell
there’s a sec on d cell
the on e: a cold geography
the other: a burning history
Yes, within every pris on
there’s a sec on d pris on
the first: the presence of an image
the sec on d: the absence of meaning
And within every cell
a sec on d cell
The first is the spitting image
of a tyrant
The sec on d . . .
All of my sadness
all of it
is for you
I d on ’t add a single syllable
I’ve hedged every bet
I placed on a losing propositi on
I’ve placed every bet
with destituti on .
This is an excerpt of a longer poem by Faraj Bayrakdar, a former political prisoner, who spent 13 years in Syria’s prisons. The poem, which is translated from the Arabic, appeared in Al Jadid Magazine, No. 37, (Fall 2001). Italian translation by Rina Brundu.
Featured image, Fugue (Fuga) by Wassily Kandinsky.