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Scheletri nell'armadio - Maurizia

Creato il 13 luglio 2011 da Torinostyle @Torinostyle
Cari amici di Torino Style, inauguriamo con questo post la rubrica "Scheletri nell'armadio - interviste curiosone sbirciando nei guardaroba di tipi cool". Quante cose si capiscono osservando con attenzione un armadio?! Ma procediamo con ordine cominciando dall'inizio, ovvero dall'armadio con cui mi confronto ogni mattina, il mio.
Scheletri nell'armadio - Maurizia
A guardia dell'armadio la borsetta vintage della zia G., avendo un consistente numero di antenate eleganti e di taglia compatibile posso vantare un discreto bacino vintage casalingo da cui attingere; vecchi armadi polverosi di quando in quando riportano alla luce veri e propri tesori (non credo che le mie nipoti saranno altrettanto contente di rinvenire cimeli di Zara e compagnia bella!). Ladies and Gentlemen, ecco una selezione di borse vintage.
Scheletri nell'armadio - Maurizia
Ogni borsa una storia, oltre alla borsa della zia G. in velluto e raso, due bellissime borse della nonna Giulia (qui balzata agli onori delle cronache su The Sartorialist): direttamente dalla 5th Avenue, la borsa a mano da sera in satin anni '50, souvenir di un leggendario viaggio a Nuova York; rigorosamente Made in Italy invece la borsa nera di Gucci. Da bambina l'adoravo perchè dalle sue viscere scaturivano laute mancette, oggi la sfoggio fiera.
Mini-mini-bag in tartaruga e madreperla di Borbonese, più che una borsa un gioiello! Mi è stata donata ancora in fasce da un'amica di famiglia (frustrata dalla sua prole rigorosamente al maschile), me la sono ritrovata tra le mani da adulta e ogni volta che la guardo quasi mi commuovo!
Borsa a mano da sera in seta con ricamo oro, scaturita da chissà dove.
Scheletri nell'armadio - Maurizia
Soprabito tigrato di Max&Co. Mia sorella Giulia lo chiama la divisa da Tigrotto di Monpracem (vedi Emilio Salgari) ma è tutta invidia. A me piace per il contrasto tra la linea bon-ton anni '60 e la stampa animalier, fantastico perchè costruisce un look da solo e mi ha accompagnata al mio debutto come blogger alle sfilate milanesi (ero molto emozionata!) senza farmi sfigurare, anzi...
Scheletri nell'armadio - Maurizia
Abito di Mango, dal momento che l'ho pagato solo quattro euro, mi è stato simpatico fin dal primo istante. E' versatile perchè lo indosso indifferentemente d'estate e d'inverno (in questo caso con il gilet di pelliccia, capo invernale da cui non riesco più a separarmi).
Scheletri nell'armadio - Maurizia
Pur amando moltissimo le collezioni di Mango, trovo alquanto discutibili le cinture 100% plastica in dotazione, così indosso questo vestito con una cintura vintage salvata per miracolo dalla furia buttatrice di mia madre.
Scheletri nell'armadio - Maurizia
Sono una grande amante della Toile de Jouy e il mio sogno è potrerci tappezzare una stanza intera. Per anni ho sperato di trovare una gonna con questa fantasia senza successo. Frustrata dalle inutili ricerche a vuoto, ho deciso di passare all'azione e me la sono fatta fare direttamente dalla sarta!
Scheletri nell'armadio - Maurizia
Appena scartata la gonna dalla velina della sarta, con tempismo ineguagliabile Maylily (leggi post) mi ha regalato l'anello perfetto per la gonna (qui fotografato al contrario, pardonnez-moi).
Scheletri nell'armadio - Maurizia
Last but not least, gli stivaletti Ombeline, mi piace il motivo moresco, sono perfetti con i jeans e incredibilmente sono pure comodi!
Scheletri nell'armadio - Maurizia


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