lànguidi
còprici
tumescenti
detumescenti
d'anca lasciva
a fòlpici
a folpettàte
bustàcoli
cortesi ma sostenuti
aggredire balzo in avanti, urla inumane, tentata strangolatura etc.
micchevoli come sardonici
lanti
sfuggenti
procaci rabbrividendo
con le ditate negli occhi
di controluce in contorno
abbondanti
con mossa aperta
di piè sospinto
di corsa
d'ammicco
intensamente piani apatetici
ridacchiando
strisciando
eiaculando
di faccia pallida
flessi di panico
gidi letargici
pisolando ciali
mangolati
immangolati
con le manteche
con labbra serrate
di protoforme
silenticiinterioristi
come svagati, di trànsito
gluttistici
spamponatiìnnoli
fornicipando di stìnfalo
piagnucolosi d'ammollo
fumettando intorno rudi minacce di distruzione e volubili
sogguardanti
frollanti
intronanti
stramazzati o stramazzanti lì subito
standosi còmito a còmito
a josa, a cafisso, a barella, a mano salva, a non posso
discorsivi come allusivi, di stacco
su piedi solo, in bargiglio
baiando forte
[... segue]
Sebastiano Vassalli, Tempo di màssacro. Einaudi, Torino 1970