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Scherma: Marco Folgori racconta Lara Bertola

Creato il 02 febbraio 2015 da Sportduepuntozero

scherma - Lara BertolaCome notoriamente accade nella scherma il rapporto tra maestro e allieva è simbiotico, più ancora che in altri sport. Chi meglio di coloro che in sala forgiano i talenti del domani può dunque raccontarne il giovane sapere, leggerne tra le pieghe? L’operazione l’abbiamo compiuta con Marco Folgori, maestro di fioretto del Club Scherma Torino e di Lara Bertola nello specifico, medaglia d’oro nella categoria Cadetti 1° anno (minimes) ai Campionati del Mediterraneo svolti in quel di Guadalajara (Spa). Quali sono state le prime parole di Lara a risultato acquisito?: “Sono molto contenta – riporta Folgori – per come ho tirato e per il fatto di essere riuscita a ripetermi a distanza di un anno e al cospetto di un tabellone molto più agguerrito rispetto a quello del 2014”. “Un premio al lavoro svolto in sala – prosegue Folgori – e alla costanza di Lara. Soprattutto un’iniezione di fiducia in chiave stagionale e un compenso per i risultati sfiorati nella prima parte dell’anno. Iniezione di fiducia che da questo risultato arriverà all’intero nostro ambiente”.

Descriviamola come schermitrice e allieva: “E’ un talento naturale – sottolinea Folgori – dotata di grande fisicità ma anche tecnica e reattività. Poi è molto lucida in pedana ed interpreta tatticamente molto bene gli assalti. E’ la prima a sapere cosa deve fare e cosa non andava eventualmente fatto nella ricostruzione dell’assalto”. Potrebbe essere paragonata a chi guardando il panorama del fioretto internazionale?: “Senza dubbio ad Arianna Errigo. La ricorda molto e spesso sono il primo a dirglielo”. E’ anche il suo idolo?: “Credo che Lara non ne abbia di particolari ma guardi con attenzione a tutto il mondo di settore, in particolare alle migliori interpreti della specialità”.

Obiettivi stagionali?: “Continuare a crescere allenandosi con costanza e determinazione e far bene nelle prossime gare cui prenderà parte”. Altre emozioni particolari giunte dalle pedane di Guadalajara?: “Lara era contentissima per il fatto di essere stata seguita dai tecnici della nazionale tra i quali campeggiava anche un talento sommo del fioretto di tutti i tempi, Giovanna Trillini”. Per Lara, a breve, un ritorno al Club Scherma Torino, da illuminare con la giovialità che le è propria abbinata al senso del sacrificio e alla voglia di emergere, autentica anticamera del successo.


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