La mostra di primavera 2012 organizzata dal Costume Institute al Metropolitan Museum of Art, esplora le sorprendenti somiglianze tra questi due stilisti italiani di epoche diverse. Ispirato dllei satiriche “Interviste impossibili” per Vanity Fair negli anni Trenta da Miguel Covarrubias, i curatori Harold Koda e Andrew Bolton orchestrano il dialogo tra queste donne iconiche per suggerire nuove letture del lavoro più innovativo di questi designer.
La mostra è organizzata dai curatori Harold Koda e Andrew Bolton. Il regista, sceneggiatore e produttore Baz Luhrmann è il consulente creativo della mostra e ha creato una serie di elementi filmati per la visualizzazione. Il design della produzione è stato girato da Catherine Martin, collaboratore di lungo periodo di Luhrmann. L’allestimento è fatto da Nathan Crowley, scenografo (è stato consulente creativo per le mostre “Superheroes: Fashion and Fantasy” e “American Woman: Fashioning un’identità nazionale” presso il Metropolitan Museum of Art). Tutti i trattamenti delle teste dei manichini e le maschere sono stati progettati da Guido Palau.
Nelle gallerie, gli accostamenti iconici di Elsa Schiaparelli e Miuccia Prada si presentano sotto forma di brevi video che simulano un dialogo tra i due designer, diretti da Luhrmann, concentrandosi su come esplorare temi legati nel loro lavoro attraverso approcci molto diversi.
“Giustapponendo il lavoro di Elsa Schiaparelli e Miuccia Prada riusciamo a esplorare come il passato illumina il presente e come questo fa rivivere il passato”, ha detto Koda.
“Il collegamento tra la storia e il presente evidenzia le affinità e le differenze tra le due donne, le quali sono riuscite a rivoluzionare contemporaneamente nozioni di gusto, bellezza e glamour”, ha detto Bolton.
La mostra presenta circa 100 disegni e 40 accessori di Elsa Schiaparelli (1890-1973) dagli anni Venti agli inizi degli anni Cinquanta e di Miuccia Prada dalla fine degli anni Ottanta a oggi, dalla raccolta del Costume Intitute e gli archivi Prada e dalle altre istituzioni e collezioni private. Otto cortometraggi creati da Luhrmann, in cui Prada parla con Schiaparelli, interpretata da Judy Davis, si trovano all’ingresso della Galleria e le sette sezioni tematiche della mostra forniscono il filo conduttore degli oggetti. Nel film, “Schiap” e Prada sono sedute a un tavolo da pranzo e intavolano un dialogo creato con degli estratti parafrasati dalla autobiografia della Schiaparelli “Shocking Life”, ai quali corrispondono commenti di Prada. I visitatori avranno la sensazione di spiare un grande incontro di due grandi menti della moda.
Nella sezione della mostra intitolata “cintola in su / cintola in giù” Schiaparelli mostra l’uso di particolari decorativi in risposta al vestito apologetico della società dei café degli anni Trenta, mentre Prada mostra l’approccio della cintola in giù come espressione simbolica di modernità e femminilità. Una sottosezione di accessori in questa galleria denominata “collo sopra / ginocchia in basso” mostra cappelli Schiaparelli e scarpe Prada. “Ugly Chic” rivela come siano le donne a rivoluzionare gli ideali di bellezza e glamour e a giocare con il buon gusto e il cattivo con colori, stampe e tessuti.
Per maggiori informazioni: http://www.metmuseum.org/about-the-museum/press-room/exhibitions/2012/schiaparelli-and-prada-press-release