Primo appuntamento ufficiale, invece, a giugno, a Parigi, dove verrà riaperta la maison a Place Vendôme. Inizia intanto il consueto totostilista che ruota su due nomi noti della moda: John Galliano e Rodolfo Paglialunga, il primo ancora a spasso dopo essere stato “radiato” dalla Maison Dior; il secondo dimissionario da Vionnet. Entrambi papabili vista la loro esperienza in grandi quanto storiche Maison di moda. Intanto il nuovo proprietario sottolinea l’importanza dell’approccio ideologico al brand “Per Schiaparelli” ribadisce “vogliamo un lavoro che punti al meglio, nel gusto e nella qualità, con tutta la necessaria calma per farlo”.
Inventrice del rosa shocking, divulgatrice della cerniera lampo, la creatrice di abiti visionari come il tailleur a cassetti, l’abito con l’aragosta, il cappello scarpa disegnato per lei dall’amico Dalì, i quanti con le unghie, i cappelli a forma di cervelli umani, creatrice dei primi orecchini e braccialetti in plexiglas, ideatrice insieme a Jean Hugo di bottoni-sculture dalle forme più curiose, bottoni a forma di labbra, di calamaio, di animali. Elsa Schiaparelli era tutto questo.
La maison acerrima rivale di Coco Chanel, dunque, ritorna in pista, sperando conservi quella formidabile attitudine alla sperimentazione, alla ricerca stilistica e alla contaminazione artistica che ne ha decretato il successo per tutta la prima parte del secolo scorso, proiettando un nuovo slancio ad una moda che sempra trovare il prorpio stimolo in una mera scalata commerciale.