Non si sa se ringraziare l’amministrazione cittadina per la clamorosa fantasia dimostrata, anche nel giustificare la bizzarra iniziativa, oppure mettersi a piangere. Schiuma. Ecco quel che resta della festa di San Pietro, sin dal cui nome viene regolarmente omesso il povero San Paolo, come se il vero fondatore della Chiesa cattolica non fosse l’apostolo delle genti. Santo scrittore molto studiato dai protestanti, viene quasi dimenticato persino nelle feste religiose. Che coraggio!
In compenso c’è lo schiuma party! Perché allora il Comune non organizza un settore divertimenti? Visto che si fa di tutto per rendere allegra la vita dei cittadini, ci si organizzi come si deve senza dare a un assessorato a caso un compito a caso. A Elena Guerreschi la risposta dell’assessore Demicheli non è piaciuta, ma ormai la schiuma si è dissolta.
cannone che spara schiuma sul bizzarro party
Interrogazione presentata in data 5 giugno 2012 dai consiglieri comunali Elena Guerreschi e Alessandro Corradi del gruppo consiliare Partito Democratico circa il ruolo dell’Ufficio Periferie nell’ambito dell’iniziativa denominata SCHIUMA PARTY realizzata nell’ambito della terza sagra del Grande Fiume.
Premesso che si è appreso che il Comune di Cremona si è fatto promotore di un’iniziativa denominata SCHIUMA PARTY, evento tenutosi il 12 maggio scorso presso il piazzale della Fiera di San Pietro, all’interno della III edizione della manifestazione grande fiume; considerato che: tali iniziative non hanno alcuna attinenza con lo scopo
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dell’ Assessorato alle Periferie che ha promosso la manifestazione, che dovrebbe occuparsi di promuovere attività finalizzate alla costruzione di strumenti di partecipazione della cittadinanza e valorizzazione dei contesti periferici della città; lo Schiuma Party è stato evidentemente un evento di mero svago, attività senz’altro importante per i cittadini e soprattutto per le giovani generazioni, ma la cui organizzazione senz’altro non rientra nella competenza di un’amministrazione; le iniziative di promozione della partecipazione certamente devono essere progettate in modo da suscitare l’interesse dei cittadini, ma non possono trasformarsi in un offerta di un momento di divertimento fine a se stesso privo di contenuto (come dire, panem et circenses!), ma allo scopo di promuovere attività di rilevanza socio culturale. Tutto ciò premesso e considerato, si chiede al Sindaco ed all’Assessore competente: se l’Assessorato alla Politiche Giovanili ha condiviso l’iniziativa, considerata l’assenza di contenuti della manifestazione, che ha proposto attività normalmente realizzate dalle discoteche, in contrasto con le proposte di crescita culturale della popolazione giovanile promosse da detto Assessorato; se la struttura era idonea per contenere così tante persone; se l’organizzazione era in possesso delle autorizzazionl della Commissione di Vigilanza Pubblici Spettacoli, esibendo la documentazione relativa; se esiste regolare domanda per quella specifica iniziativa indirizzata agli uffici del Comune preposti alla relativa autorizzazione; se nel corso dell’evento è stata organizzata una cosiddetta “comparata” alla quale hanno partecipato ragazzi inferiori ai 16 anni; se risponde al vero che i numerosi ragazzi, tra cui diversi minorenni, hanno pagato un biglietto di importo pari ad € 10,00 per l’ingresso e in caso di risposta affermativa, quanti erano i ragazzi paganti. Quanto è stato incassato da questa iniziativa e a chi è stata devoluta la somma; quali enti o privati hanno collaborato all’organizzazione della manifestazione, quanti fondi sono stati stanziati dal Comune e quanti dai privati, e se i privati che hanno realizzato questa III edizione sono gli stessi delle precedenti; infine, se ritiene che in futuro tali iniziative debbano continuare ad avere il patrocinio e la collaborazione di questo Comune.
All’interrogazione ha risposto l’assessore Claudio Demicheli: La serata era divisa in due fasi, la prima ha visto sfilare diversi giovani che concorrevano per la fascia di miss e mister Grande Fiume dove i componenti della giuria erano: l’assessore alla politiche giovanili Jane Alquati e il consigliere comunale (modello cremonese) Santo Canale; la seconda parte della serata è stata dedicata alla festa denominata Schiuma Party. La manifestazione, svoltasi in tre serate, è stata promossa dall’Assessorato alle Periferie attraverso la pubblicazione di un avviso pubblico al quale poteva rispondere qualsiasi tipo di organizzazione in possesso dei requisiti previsti dalle norme per organizzare manifestazioni ed eventi pubblici. Il Comune ha concesso solo il patrocinio verificando che il programma della manifestazione non fosse in contrasto con le norme in vigore e rispettasse tutti i canoni prescritti soprattutto per quanto riguarda le norme di sicurezza. Sulla base del programma della manifestazione la commissione di vigilanza si è riunita il giorno precedente l’inizio della manifestazione controllando tutta l’impiantistica e l’effettuazione dei montaggi di palco e strumentazione a norma di legge. Per tale manifestazione il Comune di Cremona non ha assolutamente finanziato alcunché in quanto tutti i costi sono stati a carico della società alla quale è stata affidata l’organizzazione. Non è una responsabilità dell’Amministrazione se agli avvisi pubblici, regolarmente banditi, rispondono solamente alcuni soggetti abilitati aggiudicandosi regolarmente l’organizzazione dell’evento. Potrebbero presentare domanda altri soggetti e a quel punto l’Amministrazione sceglierebbe i progetti più idonei a rappresentare l’intento dato alla festa. All’interno del programma della manifestazione sono stati organizzati vari eventi tra cui musica, sfilata, pesca sportiva, maneggio cavalli e attività ricollegabili a luoghi di spettacolo e musica. Tutto ciò a carico dell’organizzatrice “Ledi Minina”, unica partecipante alla manifestazione d’interesse e responsabile dell’intera organizzazione e di ogni evento all’interno della festa con l’intero rischio di impresa a suo carico. Controlli effettuati dai Carabinieri non hanno riscontrato nulla di rilevante. Coinvolgere i giovani in ogni iniziativa fa parte del programma di questa Amministrazione e quindi anche del mio assessorato; il coinvolgimento delle iniziative di questo assessorato con altri assessorati avviene nella normalità e nel confronto costruttivo, così come la collaborazione nei quartieri.
La consigliera Elena Guerreschi si è detta non soddisfatta della risposta ottenuta.
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