Gli appassionati di ciclismo non possono definirsi soddisfatti neanche al termine di questa giornata pirenaica. L'eterno duello tra Schleck e Contador è stato deciso infatti da un problema meccanico forse frutto di un accelerazione troppo improvvisa da parte del lussemburghese che si è trovato fermo a pochi chilometri dallo scollinamento del Port de Balès per rimettere la catena al suo posto. Contador proprio in quel momento ha forzato il ritmo, poco cavallerescamente, tentando di impossessarsi della maglia gialla: obiettivo che gli è riuscito per una manciata di secondi. Un atteggiamento che farà discutere quello del madrileno che pur di vincere è capace di qualsiasi cosa, sia essa o meno eticamente corretta. Ma torniamo alla tappa, una frazione teatro di un numero notevole di tentativi da lontano che hanno sfatato il mito secondo il quale il primo tentativo in una tappa è sempre quello che si trasforma nella fuga buona. Tra i primi ad avvantaggiarsi vi sono anche Petacchi e Hushovd, il loro duello per la maglia verde è serrato ma anche oggi il ciclista della Lampre è riuscito a non perdere nulla mantenendo sempre 2 lunghezze di vantaggio sul norvegese. Dopo 70 km il gruppo è di nuovo compatto ma una decina di corridori prima di iniziare il Portet d Aspet riescono ad avvantaggiarsi definitivamente. Si tratta di Vandborg, Van Summeren, Ivanov, Roberts, Perez Arrieta, Mondory, Voeckler, Turgot e degli italiani Ballan e Reda. Il loro margine arriverà a superare i 10' a 40 km dalla fine. Un vantaggio di tutta sicurezza per giocarsi la vittoria di tappa. I giochi si decidono sul Port de Bales una salita agevole nella prima metà ma molto dura negli ultimi 8-9 km dove le pendenze superano spesso l'8%. E'proprio qui che ci prova “Tie-blanque” alias Thomas Voeckler il campione nazionale di Francia che allunga approfittando della carenza di scalatori tra i fuggitivi. L'ex campione del mondo Ballan sembra l'unico in grado di non perdere troppi secondi salendo del suo passo ma il suo ritardo sarà destinato ad aumentare inesorabilmente. Dietro il gruppo maglia gialla è tirato dagli uomini della Saxo, sembra il segnale che Andy Schleck è finalmente pronto a sferrare l'attacco a Contador. Difatti a 4 km dalla vetta, appena Sorensen si fa da parte, Andy allunga ma il suo tentativo è solo una provocazione ai big i quali puntualmente lo seguono senza contrattaccare. Seguono due km di stallo che consentono a molti atleti di rientrare fino a che, Schleck ci riprova stavolta con maggiore convinzione. La sua sparata però fa male soprattutto alla propria bici che si inceppa mentre Contador si era riportato sotto. Sono attimi concitati: a fine gara Contador dirà che non si è accorto del problema di Andy nonostante lo abbia visto rallentare improvvisamente. Sta di fatto che Alberto contrattacca seguito da Samuel Sanchez e Menchov mentre Andy, nervoso perde circa una trentina di secondi prima di ripartire. Da questo momento inizia un vero e proprio forcing della maglia gialla che con grinta scavalca diversi atleti tentando una rimonta difficilissima. Va dato atto a Schleck di aver recuperato ben 15'' negli ultimi 2 km a Contador ma non appena la discesa comincia le speranze di Andy di tenere la maglia vengono spazzate via: troppo forte Sanchez in discesa e troppo timoroso il lussemburghese nell'impostare le curve. Così per Contador la rincorsa al simbolo del primato si mette in discesa proprio come la strada che gli traccia Sanchez, una strada che basta seguire senza forzare troppo. Così mentre Voeckler (VEDI FOTO) si presenta sul traguardo di Bagneres baciando la maglia tricolore e inchinandosi al pubblico per omaggiarlo di una splendida vittoria Schleck deve inchinarsi a sua volta: nel suo caso però alla malasorte che gli ha impedito di tenere la maglia gialla per soli 8''. Da segnalare anche il bellissimo secondo posto di Ballan a 1'20'' da Voeckler dopo una volata all'ultimo centimetro con Arrieta. Il gruppo di Contador invece è regolato dal francese Mondory che transita a 2'50'' di ritardo. Altra giornata da dimenticare invece per Ivan Basso: il varesino ha chiuso 32esimo a 5'44 e ora scende al quattordicesimo posto in classifica...speriamo di rivederlo protagonista sul Tourmalet oppure il suo Tour sarà da definirsi fallimentare.
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Gli appassionati di ciclismo non possono definirsi soddisfatti neanche al termine di questa giornata pirenaica. L'eterno duello tra Schleck e Contador è stato deciso infatti da un problema meccanico forse frutto di un accelerazione troppo improvvisa da parte del lussemburghese che si è trovato fermo a pochi chilometri dallo scollinamento del Port de Balès per rimettere la catena al suo posto. Contador proprio in quel momento ha forzato il ritmo, poco cavallerescamente, tentando di impossessarsi della maglia gialla: obiettivo che gli è riuscito per una manciata di secondi. Un atteggiamento che farà discutere quello del madrileno che pur di vincere è capace di qualsiasi cosa, sia essa o meno eticamente corretta. Ma torniamo alla tappa, una frazione teatro di un numero notevole di tentativi da lontano che hanno sfatato il mito secondo il quale il primo tentativo in una tappa è sempre quello che si trasforma nella fuga buona. Tra i primi ad avvantaggiarsi vi sono anche Petacchi e Hushovd, il loro duello per la maglia verde è serrato ma anche oggi il ciclista della Lampre è riuscito a non perdere nulla mantenendo sempre 2 lunghezze di vantaggio sul norvegese. Dopo 70 km il gruppo è di nuovo compatto ma una decina di corridori prima di iniziare il Portet d Aspet riescono ad avvantaggiarsi definitivamente. Si tratta di Vandborg, Van Summeren, Ivanov, Roberts, Perez Arrieta, Mondory, Voeckler, Turgot e degli italiani Ballan e Reda. Il loro margine arriverà a superare i 10' a 40 km dalla fine. Un vantaggio di tutta sicurezza per giocarsi la vittoria di tappa. I giochi si decidono sul Port de Bales una salita agevole nella prima metà ma molto dura negli ultimi 8-9 km dove le pendenze superano spesso l'8%. E'proprio qui che ci prova “Tie-blanque” alias Thomas Voeckler il campione nazionale di Francia che allunga approfittando della carenza di scalatori tra i fuggitivi. L'ex campione del mondo Ballan sembra l'unico in grado di non perdere troppi secondi salendo del suo passo ma il suo ritardo sarà destinato ad aumentare inesorabilmente. Dietro il gruppo maglia gialla è tirato dagli uomini della Saxo, sembra il segnale che Andy Schleck è finalmente pronto a sferrare l'attacco a Contador. Difatti a 4 km dalla vetta, appena Sorensen si fa da parte, Andy allunga ma il suo tentativo è solo una provocazione ai big i quali puntualmente lo seguono senza contrattaccare. Seguono due km di stallo che consentono a molti atleti di rientrare fino a che, Schleck ci riprova stavolta con maggiore convinzione. La sua sparata però fa male soprattutto alla propria bici che si inceppa mentre Contador si era riportato sotto. Sono attimi concitati: a fine gara Contador dirà che non si è accorto del problema di Andy nonostante lo abbia visto rallentare improvvisamente. Sta di fatto che Alberto contrattacca seguito da Samuel Sanchez e Menchov mentre Andy, nervoso perde circa una trentina di secondi prima di ripartire. Da questo momento inizia un vero e proprio forcing della maglia gialla che con grinta scavalca diversi atleti tentando una rimonta difficilissima. Va dato atto a Schleck di aver recuperato ben 15'' negli ultimi 2 km a Contador ma non appena la discesa comincia le speranze di Andy di tenere la maglia vengono spazzate via: troppo forte Sanchez in discesa e troppo timoroso il lussemburghese nell'impostare le curve. Così per Contador la rincorsa al simbolo del primato si mette in discesa proprio come la strada che gli traccia Sanchez, una strada che basta seguire senza forzare troppo. Così mentre Voeckler (VEDI FOTO) si presenta sul traguardo di Bagneres baciando la maglia tricolore e inchinandosi al pubblico per omaggiarlo di una splendida vittoria Schleck deve inchinarsi a sua volta: nel suo caso però alla malasorte che gli ha impedito di tenere la maglia gialla per soli 8''. Da segnalare anche il bellissimo secondo posto di Ballan a 1'20'' da Voeckler dopo una volata all'ultimo centimetro con Arrieta. Il gruppo di Contador invece è regolato dal francese Mondory che transita a 2'50'' di ritardo. Altra giornata da dimenticare invece per Ivan Basso: il varesino ha chiuso 32esimo a 5'44 e ora scende al quattordicesimo posto in classifica...speriamo di rivederlo protagonista sul Tourmalet oppure il suo Tour sarà da definirsi fallimentare.
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