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SCHÖNBERG Pierrot Lunaire – Auditorium di Milano: laVerdi diretta da Ruben Jais, con Milano Musica

Creato il 13 ottobre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Arnold Schönberg Pierrot Lunaire Orchestra Verdi laVerdiArnold Schönberg Pierrot LunaireOrchestra Verdi (laVerdi) – Milano Musica – dirige Ruben Jais all’Auditorium di Milano in largo Mahler (MAPPA – info e prenotazioni: 02.83389401/3/3, www.laverdi.org, ingresso euro 14/7) martedì 16 ottobre 2012 ore 20.30. Il primo concerto de laVerdi nella stagione 2012-2013 cade nel centesimo anniversario della prima esecuzione di Pierrot Lunaire, capolavoro di Arnold Schönberg, rappresentato per la prima volta alla Choraliensaal di Berlino, il 16 ottobre 1912. L’opera di Schönberg, definita dallo stesso autore “l’inquieto fantasticare”, presenta 21 liriche, ripartite in tre gruppi, con al centro la figura di Pierrot, eroe decadente dai tratti espressionistici. La serata sarà introdotta da Anna Maria Morazzoni, musicologa, docente all’Università di Milano Bicocca. Il concerto è organizzato in collaborazione con Milano Musica. >>

Sul palco, le voci soliste di Christian Miedl (Baritono) e di Annette Jahns (Mezzosoprano), il pianoforte solo di Carlotta Lusa, e – naturalmente -  gli strumentisti de laVerdi: Luca Santaniello e Lycia Viganò (violini), Gabriele Mugnai e Altin Thanasi (viole), Mario Shirai Grigolato e Gabriele D’Agostino (violoncelli).

Il Maestro Ruben Jais presenta così l’opera di Schönberg:

Arnold Schönberg Pierrot Lunaire
“Pierrot Lunaire è un’opera assolutamente particolare; brano legato a 21 testi poetici divenuto nel corso del Novecento il ‘manifesto’  di un nuovo modo di gestire la voce chiamato ‘cantato-parlato’: un ‘recitar-cantando’ alla Monteverdi che Schönberg introduce con innegabile effetto nel suo lavoro, ed espresso attraverso al contestuale ricorso a una strumentazione intimamente elegante: violino, viola, violoncello, flauto, clarinetto e pianoforte.In questo concerto straordinario eseguiremo la prima versione che il compositore viennese scrisse per sestetto d’archi (due violini, due viole, due violoncelli); l’autore infatti ne scrisse altre due versioni: una per 12 strumenti e una per orchestra d’archi.

“Il programma della serata – un excursus che intende toccare alcuni passaggi fondamentali del percorso compositivo del maestro austriaco – sarà completato dall’esecuzione di altri tre brani dell’autore: successione di brani che consente di coprire l’intero percorso musicale di Schönberg, universalmente considerato e riconosciuto come l’ideatore del metodo dodecafonico”.

MAE Milano Arte Expo consiglia il video di presentazione: laVerdi - Intervista a Ruben Jais su Schoenberg – vedi LINK

Orchestra Verdi, Ruben Jais @Nora Roitberg

Ruben Jais, foto Nora Roitberg

Pierrot Lunaire

Nel gennaio 1912 l’Attrice Albertine Zehme chiese ad Arnold Schönberg dei monologhi su testi tratti dal ciclo Pierrot Lunaire del poeta belga Albert Giraud, nella traduzione tedesca di Otto Erich Hartleben. Nel corso del lavoro, compiuto tra marzo e maggio ed eseguito per la prima volta a Berlino il 16 ottobre 1912, Schönberg aggiunse al pianoforte, originariamente previsto, altri strumenti e nella scrittura vocale definì la tecnica dello Sprechgesang, un “canto parlato” in cui l’interprete non deve assolutamente cantare bensì mirare all’effetto di una “melodia parlata”, rispettando rigorosamente il ritmo segnato e, per quanto possibile, intonando le altezze delle note scritte con una emissione parlata. L’esecuzione dello Sprechgesang è volutamente un ibrido, una sorta di canto estraniato che rompe con la tradizione del canto artistico occidentale. Mimando, quasi, l’impossibilità del canto, questa vocalità straniata si associa a un contesto strumentale che ha una propria rigorosa autosufficienza.

Arnold Schoenberg, Los Angeles, 1948

Arnold Schoenberg, Los Angeles, 1948

Dal piccolo e ridottissimo organico Schönberg sa trarre illuminazioni timbriche geniali, esaltate dai taglienti accostamenti di colori puri, dalla essenzialità di una scrittura contrappuntistica che, dopo l’esperienza aforistica dei pezzi pianistici op. 19 (1911), recupera un certo spirito costruttivo. Le 21 poesie, scelte dal musicista e da lui disposte in tre parti di 7 ciascuna, offrono un caleidoscopio di immagini con al centro Pierrot, eroe decadente, quasi un clown sonnambulo dalla svagata follia: Schönberg definisce un inquieto fantasticare tra immagini grottesche, ironiche, macabre, surreali, in un clima che si colloca al di là del delirio e della disperazione e che si differenzia quindi da quello degli altri capolavori dello Schönberg espressionista e che conosciamo forse di più.

 

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Biografie

Milanese, Ruben Jais, contemporaneamente agli studi universitari, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” della sua città, diplomandosi in Musica corale e Direzione di Coro e in Composizione Polifonica Vocale. Si è inoltre diplomato in Composizione, sempre presso lo stesso Conservatorio, dove ha anche compiuto gli studi di Direzione d’Orchestra, perfezionandosi, in seguito, con masterclass all’estero.

È  stato Maestro del Coro presso il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi dalla sua fondazione al 2007. Con tale ruolo ha collaborato, tra gli altri, con Romano Gandolfi, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Luciano Berio, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling. È Direttore Residente e Responsabile delle Attività Artistiche dell’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Nel 2008 ha istituito l’Orchestra laVerdi Barocca, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica barocca, con il quale affronta i maggiori capolavori di tale repertorio sia sinfonico che operistico: dal 2009 laVerdi Barocca affianca le altre stagioni della Fondazione, con una serie di concerti-appuntamenti dedicati ai capolavori sacri legati alle maggiori ricorrenze liturgiche.

Jais è anche Direttore Musicale della Mailänder Kantorei, formazione legata alla comunità tedesca di Milano, con la quale si dedica soprattutto al repertorio della nazione germanica, dal barocco al romanticismo.

Pierrot Lunaire, Arnold Schönberg
Christian Miedl (baritono) nasce a Passau, in Germania, dove completa gli studi conseguendo una laurea specialistica in discipline economiche. Contemporaneamente studia canto al Mozarteum di Salisburgo. Tra gli altri riconoscimenti, viene premiato con l’ Oratorio Lied Prize nell’ambito dell’ International Francisco- Viñas Voice Competition. È artista ospite alla Concertgebouw di Amsterdam, Lucerne Festival, Gewandhaus di Lipsia, Laeiszhalle di Amburgo, Mozart-Woche di Salisburgo, Cité de la Musique di Parigi. Ha partecipato come solista alle prime mondiali di Der Maler Träumt di Wolfgang Rihm con la Dutch Radio (ZaterdagMatinne), Gerusalemme di Ennio Morricone con l’Orchestra Rai di Torino e alla nuova versione di Atlantis con Radio France, su invito personale del compositore Peter Eötvös. Gli impegni degni di nota della stagione operistica in corso lo vedono debuttare alla Scala di Milano nel Frau Ohne Schatten di Strauss e ricoprire il ruolo principale nella prima mondiale di Mama Dolorosa del contemporaneo Kim, alla Biennale di Monaco. Sarà inoltre artista ospite all’Opera di Francoforte, all’Opera di Seattle e alla Staatsoper di Monaco. Accanto ai numerosi ruoli operistici tradizionali quali Onegin, Harlekin, Figaro, il Conte d’Almaviva, Papageno, Don Giovanni, ha preso parte a produzioni contemporanee di rilievo, interpretando Malaspina ne Luci mie traditrici di Sciarrino all’Opera di Francoforte, registrata in Dvd nel 2012; il ruolo principale in Kaiser von Atlantis di Ullmann con la Bayerische Staatsoper e in Don Juan di Hoisgaard al Klagenbogen di Vienna. Ha inaugurato una nuova serie di recital Liederistici al Badisches Staatstheater Karlsruhe, dove è artista residente. Nella sua produzione discografica troviamo il cd inciso per Stradivarius Luci mie traditrici di Sciarrino, incluso tra le migliori incisioni dell’anno dall’inglese The Guardian: l’opera è disponibile anche in dvd (Euroarts), nella produzione dell’Opera di Francoforte; per la Neos ha inciso Kabbalat Shabbat di Ben-Haim, mentre di prossima uscita sono i Carmina Burana di Orff e Les Noces di Stravinsky.

Annette Jahns (mezzosoprano), nata a Dresda, è un’artista la cui rara versatilità è stata paragonata a quella di Cathy Berberian e Anja Silja: compositrice, attrice, pantomima, jazzista. Da sempre ha posto molta attenzione sulla mobilità scenica, sulla credibilità dei ruoli in opera, sull’impiego e il linguaggio del corpo.

La compianta coreografa e regista Pina Bausch ha trovato in lei la figura ideale per coprire il ruolo di Orfeo in Orfeo e Euridice, produzione portata in tournée a Parigi (Grand Operá) e a Genova (Teatro Carlo Felice). Sempre per il “Tanztheater” di Pina Bausch è stata Anna nei Sette peccati capitali a Wuppertal ed Amsterdam.

A Dresda, dove ha fatto parte dell’ensemble di canto della Semperoper, ha tenuto alcuni originali recital di Lieder presentati in forma scenica (Wesendonck Lieder di Wagner, Dichterliebe di Schumann, Winterreise di Schubert, Liebeslieder Walzer di Brahms). L’artista ha firmato anche la regia di un Pierrot lunaire scenico che ha riscontrato un notevole successo in Germania e in Spagna. Nel 2009 è stata regista della Madama Butterfly a Dresda (allestimento che verrà ripreso a novembre 2012 fino al gennaio 2013), mentre a Freiberg, nel 2010 ha firmato la regia di Zauberflöte.

Diretta da Fabio Luisi, Annette Jahns è stata Leda neDie Liebe der Danae nel 2002 al Festival di Salisburgo, Geheimnsivolle Muschelne Ägyptische Helena nel 2003, Annina nel Rosenkavalier a Genova ed ha partecipato al Ring allestito a Dresda con la sua direzione e per la regia di Willy Decker. Nel 2006 ha partecipato anche al Ring allo Chatelet di Parigi (direttore Christoph Eschenbach, regia di Bob Wilson).

In Italia ha cantato presso tutti i maggiori teatri e Istituzioni musicali: tra le performance più recenti,  nel 2009 alla Fenice di Venezia è Floßhilde nel Götterdämmerung (Jeffrey Tate/Bob Carsen, premio Abbiati 2009) e nel 2011 sempre Floßhildenel Rheingold (direttore Lothar Zagrosek). È  stata Diretta dal M° Riccardo Muti in Sancta Susanna di Hindemith, nel ruolo de La Vecchia Suora al Ravenna Festival 2012. È stata protagonista anche di alcune serate dedicate a James Joyce (con musiche di Berio, Palmer, Cage, Szymanowski, de Incontrera) presentate al Mittelfestival di Cividale, all’Unione Musicale di Torino e alla Società dei Concerti di Venezia.

Carlotta Nicole Lusa (pianoforte) è nata a Milano nel 1988. Comincia lo studio del pianoforte a quattro anni e prosegue al Conservatorio Giuseppe Verdi della sua città sotto la guida di Chiaralberta Pastorelli. Si diploma nel 2008 in pianoforte con il massimo dei voti e la lode con Leonardo Leonardi e nel 2010 a pieni voti in composizione sperimentale con Mario Garuti.

Da sempre appassionata di musica da camera, ne ha approfondito lo studio presso l’Accademia Musicale di Pinerolo e il Mozarteum di Salisburgo con la violinista Dora Schwarzberg, con la quale si è esibita in diverse occasioni.

Nell’estate 2007 è stata invitata all’Académie de Musique de Chambre di Losanna tenuta da Bruno Canino e Pierre Amoyal.

Il suo repertorio spazia dalla musica antica alla contemporanea. Interessata anche alle tastiere storiche, che ha studiato con Ruggero Laganà, nel 2007 ha partecipato in veste di clavicembalista alla Maratona Musicale in onore di Domenico Scarlatti, al Teatro Dal Verme di Milano, nel 250° dalla morte. Nel 2010 ha preso parte come fortepianista alla registrazione, presso San Maurizio a Milano, del dvd musicale Sul nome B.A.C.H. di Francesco Leprino. Con ensemble di musica contemporanea si è esibita ai concerti del Dèdalo Ensemble a Brescia, Bicentenario del Conservatorio di Milano, Festival delle Cinque Giornate di Milano. In occasione dell’Omaggio a Giacomo Manzoni, organizzato dal Festival Suona Italiano 2011 presso l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, ha suonato alla presenza di Pierre Boulez e del compositore stesso.

Dal 2010 collabora regolarmente con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano in qualità di pianista e tastierista, e ha suonato sotto la direzione di Zhang Xian, John Axelrod, Claus Peter Flor, Darrel Ang, Jader Bignamini, Evgeny Bushkov, Francesco Maria Colombo, Gaetano D’Espinosa, Giuseppe Grazioli, Ruben Jais, Daniel Kawka, Wayne Marshall, Juanjo Mena, Andrea Pestalozza.

la Verdi, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

la Verdi, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

CONCERTO STRAORDINARIO

L’immaginario poetico e surreale di

SCHÖNBERG  Pierrot Lunaire

nel centenario della prima esecuzione

Martedì 16 ottobre, ore 20.30

Auditorium di Milano – largo Mahler

 

Schönberg

Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) op. 4

versione originale per sestetto d’archi

Serenata op. 24 (Sonetto n. 217 di Petrarca)

per voce grave maschile

Kleine Klavierstücke op. 19

Pierrot Lunaire op. 21

 

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi – laVerdi

Baritono Christian Miedl

Mezzosoprano Annette Jahns

Pianoforte Carlotta Nicole Lusa

 

Presentazione di Anna Maria Morazzoni

Direttore Ruben Jais

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Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi  

Ufficio Stampa

Massimo Colombo

Tel.  +39 02.83389.329 – +39.393.5285464

[email protected], www.laverdi.org

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Massimo Colombo – ufficio stampa de laVerdi – per le notizie relative al concerto a Milano del Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg organizzato con Milano Musica.

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