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Schumacher è uscito dal coma, iniziata la riabilitazione: la dichiarazione ufficiale

Creato il 17 giugno 2014 da Violacentrica @violacentrica

Dal giorno dell'incidente sugli sci, Michael Schumacher è stato ricoverato presso l'ospedale di Grenoble in condizioni critiche. Era il 29 dicembre 2013, quando il campione di Formula 1 entrò in coma, gettando nella disperazione la propria famiglia e migliaia di fans.
Nel corso di questi mesi, si sono rincorse le ipotesi più atroci, prima tra tutte la possibilità di uno stato vegetativo permanente.

E invece, finalmente sembrano arrivare notizie confortanti. La famiglia Schumacher ha rotto il silenzio – attraverso la manager Sabine Kehm - in occasione del trasferimento del Campione presso una struttura riabilitativa.

Michael è uscito dal coma, mostrando i primi segni di ripresa. Secondo quanto si apprende dalle dichiarazioni rilasciate, sarebbe in grado di interagire con la famiglia attraverso il movimento degli occhi e non avrebbe riportato alcun problema alla vista:

Michael ha lasciato il Centro Universitario ospedaliero di Grenoble per continuare la sua lunga fase di riabilitazione. Non è più in coma. La sua famiglia desidera ringraziare tutti i medici, infermieri e terapisti di Grenoble così come coloro che hanno prestato soccorso al momento dell'incidente, tutti hanno svolto un lavoro eccellente in questi mesi. La famiglia ringrazia tutta la gente che ha mandato i suoi auguri a Michael, siamo sicuri che lo abbiano aiutato. Per il futuro chiediamo di capire che la sua riabilitazione avverrà lontano da occhi indiscreti.

Chiaramente il mondo dello sport, i media e tutti i fans hanno esultato. C'è invece chi, di gioire, non vede alcun motivo. Si tratta di Gary Hartstein, medico della Formula 1 dal 2005 al 2012, che – secondo quanto riportato da Repubblica.it – avrebbe dichiarato:

Non è una novità. E' ovviamente una buona notizia il fatto che Michael abbia lasciato l'ospedale, ci sono un sacco di strutture di riabilitazione che possono gestire pazienti ventilati, quindi questo trasferimento non dice ancora se Michael stia o meno respirando spontaneamente. Sabine Kehm ci aveva detto che Michael aveva momenti di risveglio e di coscienza. Dicendo questo, lei ci ha comunicato con un linguaggio quasi clinicamente perfetto che Michael non era più in coma. 
Ora ci viene detto con un'aria un po' trionfale che Michael non è più in coma. Come detto sopra, non è una novità. Non posso fare a meno di pensare che questo sia un uso altamente cinico del linguaggio da parte di chi utilizza la verità per trasmettere un'impressione quasi certamente falsa. Non posso non pensare che, se Michael fosse uscito del tutto dallo stato di minima coscienza che Sabine ci aveva così accuratamente descritto ad aprile, ci avrebbero detto che Michael sta iniziando la riabilitazione, che ha dei problemi ad esprimersi e che lavorerà duramente per stare meglio. Oppure che dovrà nuovamente imparare a camminare, leggere, scrivere. Invece no, ci viene detto quello che già sappiamo e, in pratica, di non aspettarci mai ulteriori aggiornamenti. Tutto ciò mi lascia l'amaro in bocca e un'enorme tristezza per la famiglia di Michael e i suoi fans.

Probabilmente non sentiremo parlare a lungo di Michael Schumacher, data la riservatezza invocata dalla famiglia per la riabilitazione. 

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