Sci alpino: Blardone e Borsotti bravi ad Adelboden

Meglio gioire per una grande seconda manche o rammaricarsi e non poco per l’incolore prima discesa? Dubbio amletico che oggi pervaderà il cervello di Giovanni Borsotti, valsusino dato in gran forma dallo staff tecnico azzurro e giunto 15° nel gigante di Adelboden (Svi), una delle classiche per antonomasia dello sci alpino di alto livello. Giovanni ha fatto segnare il miglior tempo assoluto nella seconda manche, grazie al quale è risalito dal 29° posto con il quale aveva chiuso il primo percorso, con tanto di prova non supportata da adeguata prestazione tecnico-tattica. Un gran riscatto, dunque, che lascia ancora aperte le porte per una sua convocazione Mondiale. Una porta che si è almeno in parte riaperta anche per Max Blardone, ossolano purosangue, fuoriclasse della specialità, che nell’anno agonistico in corso aveva chiuso in classifica una sola gara. Oggi ha fatto meglio di Borsotti terminando al 12° posto finale, con recupero di 4 posizioni rispetto al 16° posto al termine della prima manche. L’aveva detto Max di non essere ancora finito ed evidentemente il pendio svizzero lo ha riportato ai giorni migliori, di fasti ancora non del tutto sopiti. Decideranno i tecnici se convocarlo o meno per l’appuntamento iridato di Vail. Intanto una bella dimostrazione di carattere e di voglia di tornare a recitare il ruolo di protagonista che gli compete, e non solo per anzianità. Alla soglia dei 30 anni ha colto il miglior risultato di carriera in gigante Florian Eisath, che ha concluso la prova al sesto posto, a pochi centesimi dal podio, occupato nell’ordine dall’indemoniato Hirscher, sempre più solo al comando, dal francese Pinturault e dal giovane norvegese Kristoffersen.
Degli altri piemontesi in gara, Matteo Marsaglia e Mattia Casse, poco da dire. Marsaglia è uscito nella prima manche, mentra Casse non è riuscito a strappare il tempo per la qualificazione alla seconda.