Un weekend emozionante di gare tra Val-d’Isère e Sankt Moritz per la Coppa del Mondo di sci alpino: ecco il consueto borsino settimanale sugli atleti.
Chi sale
Quattro nomi sulla cresta dell’onda per quanto riguarda il settore maschile dopo le prove della Savoia: in primis, Alexis Pinturault, talento cristallino che ha infiammato il pubblico di casa con una straordinaria vittoria in slalom e una prima manche di gigante semplicemente impeccabile, prima dell’uscita. Proprio il suo errore ha spianato la strada, tra le porte larghe, al secondo successo stagionale di Marcel Hirscher: il salisburghese, già terzo in slalom, è sembrato un perfetto ragioniere (e in questo avrà ben imparato da Benni Raich) e non si è scomposto di fronte all’immenso recupero di Stefan Luitz, gigantista tedesco per lunghi tratti dominatore della passata Coppa Europa, prima del crollo finale. Il ventenne bavarese ha fatto davvero un grande numero, ben imitato poi dal connazionale Felix Neureuther, già secondo in slalom, che ha chiuso quarto in gigante, suo miglior risultato tra le porte larghe. Guardando in casa Italia, si può trovare un quinto nome da promuovere a pieni voti dopo il weekend savoiardo: il livignasco Roberto Nani non si è infatti spaventato di fronte agli alti numeri di partenza e ha strappato un 24esimo posto tra i rapid gates e, soprattutto, un decimo posto in gigante, scalando diciannove posizioni nella seconda manche; in un momento in cui le prove tecniche regalano poche gioie ai ragazzi di Theolier, il sorriso del valtellinese è l’aspetto senz’altro più positivo.
Tra le donne, siamo di nuovo a parlare del duopolio Tina Maze-Lindsey Vonn: una rivalità acuita ulteriormente dal j’accuse della slovena dopo la beffa in supergigante, quando ha puntato il dito contro l’americana che le avrebbe rivolto espressioni intraducibili. Comunque, un po’ di pepe non fa certo passare in secondo piano le straordinarie doti di queste due ragazze: potente e veloce la Vonn, tecnica ed efficace la Maze, che nel complesso porta a casa molto di più rispetto alla rivale dal weekend dell’Engadina, visto che la bionda americana salta in supercombinata e, di fatto, anche in gigante. Ora i punti che le separano in classifica sono 253, con in mezzo una Maria Riesch, al solito, regolare e costante. Bene, molto bene anche Lara Gut, sempre più vicina a riconquistare quel podio che tanto meriterebbe. Tra le azzurre, non sono per la verità molti i motivi di ottimismo dopo le gare di St.Moritz: quanto fatto vedere da Irene ed Elena Curtoni, comunque, fa pensare positivo, anche a fronte della difficoltà di altre compagne.
Chi scende
Non c’è ancora Ivica Kostelic: il campione croato si sta assestando, tanto in slalom quanto in gigante, su una quindicesima piazza del tutto inadeguata alle sue potenzialità. Male anche Hannes Reichelt, lontanissimo dalle posizioni che gli competono. Davide Simoncelli ha sbagliato tutto ciò che si poteva sbagliare nella prima manche del gigante, non riuscendo quindi a centrare la qualificazione: un vero peccato, considerando le ottime cose fatte vedere a Beaver Creek, ma adesso arriva la Gran Risa e il ragazzo di Rovereto vorrà senz’altro riscattarsi. Un buona dose di delusione arriva anche dalla squadra azzurra di slalom, ma di questo ne parleremo più approfonditamente domani.
Nel femminile, una doppia uscita priva Anna Fenninger di punti pesantissimi per le prime posizioni della Coppa assoluta: l’austriaca, regolare com’è, ha parecchi motivi di rammarico per aver gettato al vento due importanti piazzamenti in supergigante e gigante. Ancora una volta, purtroppo, si registra un triste DNF-il terzo consecutivo- per Federica Brignone: eppure, le buone cose fatte vedere in supercombinata e nella prima manche del gigante possono lasciare aperta la porta all’ottimismo.
foto tratta da mail.com
OA | Marco Regazzoni