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Sci alpino: Giovanni Borsotti delude, Nani illude a Vail nel gigante mondiale

Creato il 14 febbraio 2015 da Sportduepuntozero

sci alpino - Giovanni BorsottiDue volti di una medaglia simile, quelli di Giovanni Borsotti, valsusino doc, e Matteo Nani, lombardo. I gigantisti d’Italia, schierati ieri nella prova mondiale di Vail Beaver Creek, con Florian Eisath ed il più esperto del gruppo, Simoncelli, hanno deluso. In maniera diversa. Borsotti non è riuscito ad interpretare bene il tracciato, in entrambe le manche e nonostante dopo la prima si fosse ripromesso di “tirare a tutta” senza arrotondare troppo le linee (alla Ligety per intenderci) e crearsi spazi inutili per il suo tipo di sciata. Al termine ha chiuso lontano dai migliori, lontanissimo. Voleva giustificare la convocazione, con la prova, una chiamata a nostro parere giustissima per quanto aveva fatto vedere nella stagione di Coppa del Mondo, e purtroppo non c’è riuscito. Matteo Nani ha prima illuso, poi deluso. Secondo al termine della prima manche, a 18 centesimi di ritardo da Marcel Hirscher, nella prova numero 2 ha sbagliato linee e tempi accumulando via via ritardo da coloro che sono saliti sul podio. In classifica è stato il miglior italiano, sesto, ma sappiamo che nei Mondiali e nelle Olimpiadi ciò che conta sono le medaglie e a Vail l’Italia nel suo complesso non ne ha ancora centrata una. Bilancio amarissimo che solo lo speciale di domani, con un Gross a questo punto caricato di ulteriori responsabilità, potrebbe in parte migliorare. Tornando al gigante maschile rimane l’ottima seconda manche di Eisath, risalito in ottava posizione dopo essere stato a lungo nella posizione di leader, e quella incolore di Davide Simoncelli, visibilmente avviato verso la conclusione di carriera. Al valsusino Borsotti, 24° a oltre 4 secondi, rimane il rammarico dell’occasione sprecata.  Il meritato oro è andato all’americano Ted Ligety, al terzo consecutivo di marca iridata dopo quelli del 2011 e del 2013. Un Ligety che ha esaltato il suo popolo ed è stato autore di una seconda discesa strepitosa, tanto da aver lasciato Hirscher a quesi mezzo secondo. Terza piazza per il francese Pinturault.


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