La 18enne che non ti aspetti. Il talento che sembra esplodere e si piazza immediatamente alle spalle delle migliori. E’ stata questa la fotografia della prima manche disputata nel gigante Mondiale di Vail Beaver Creek in Colorado da Marta Bassino, da Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo, a pochi chilometri dal capoluogo della Provincia Granda. La figlia d’arte (il padre è allenatore) aveva chiuso il primo tracciato, al suo esordio iridato a livello assoluto, all’8° posto con 1 secondo e 53 centesimi di ritardo dalla migliore del lotto, ancora una volta l’austriaca Anna Fenninger. Nella seconda discesa la piemontese non si è ripetuta. E’ scattata un po’ contratta dal cancelletto e dopo 20 secondi era già in ritardo su quelle che al momento occupavano le prime piazze. Resasi conto del ritardo accumulato la Bassino ha provato ad accelerare il ritmo ma è incappata in un errore che l’ha estromessa dalla classifica finale della prova. Segnali in ogni caso di ripresa nel complesso di una stagione non certo per lei esaltante, tanto da averle fatto dire che non “meritava la convocazione”. Con la prima discesa ha dimostrato invece di averla ricevuta a ragion veduta e proprio di qui la cuneese deve ripartire per confermarsi a questi livelli entro la fine dell’anno agonistico. Bassino a parte il Mondiale americano in chiave azzurra pare stregato. Anche nel gigante rosa le italiane sono rimaste ben lontane dalle posizioni di vertice, compresa Federia Brignone, la principale candidata “nostrana” per un posto sul podio. Rimangono tre chance. La prima si giocherà domani con il gigante uomini, poi slalom donne (sabato) e slaom uomini per la chiusura di domenica. Un acuto, almeno uno, è tanto auspicabile quanto doveroso.