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Sci di fondo maschile: le prospettive della squadra azzurra

Creato il 23 ottobre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Il 24 novembre è una data, per gli appassionati di sci di fondo, sicuramente da circoletto rosso. A Gallivare, in Svezia, prenderà il via la Coppa del Mondo 2012/2013. 35 le gare previste dal calendario, tra cui quattro in Italia: Dobbiaco, Cortina e Val di Fiemme, che sarà anche il teatro dell’evento clou di questa stagione, vale a dire i Campionati del Mondo Fiemme2013, da disputarsi dal 20 febbraio al 3 marzo.

In campo maschile, il bi-campione in carica Dario Cologna cercherà di compiere una tripletta storica, riuscita in passato solo a due leggende come Gunde SvanBjørn Dæhlie. Insidia principale per lo svizzero sarà naturalmente il norvegese Petter Northug, che dopo un secondo e un terzo posto vorrà sicuramente tornare alla conquista della coppa di cristallo.

L’Italia non sta vivendo un momento storico particolarmente brillante nel fondo maschile; i risultati stentano ad arrivare, la vittoria in Coppa del Mondo manca dal 2010, quando Giorgio Di Centa si impose in Canada nella 15 km a tecnica libera. L’ultima stagione si è conclusa solamente con due podi per Roland Clara (un secondo e un terzo posto) e una terza piazza conquistata dalla coppia Hofer-Scola nello sprint a squadre. Decisamente troppo poco.

Le premesse per la stagione 2013 non sono certo delle migliori; difficilmente i nostri azzurri potranno lottare per posizioni di rilievo nella classifica generale del circuito, ma aspirare ad una vittoria in una singola tappa non sarebbe un’utopia. Le speranze migliori sono riposte nelle gare di distanza, dove la punta di diamante è rappresentata proprio da Clara (nella foto): il finanziere di Brunico sarà di nuovo il punto di riferimento per il fondo italiano ed è chiamato a ripetere le ottime prestazioni dell’annata precedente. Il momento per lui più atteso della stagione sarà, con tutta probabilità, il Tour de Ski. La formula della ‘corsa a tappe’ si addice alle caratteristiche del 30enne, rapido nel recupero tra una gara e l’altra. Discreti miglioramenti si sono visti anche nella velocità, ma il livello dei veri sprinter è ben lontano dall’essere raggiunto. Insieme a Clara, faranno parte della spedizione azzurra anche due mostri sacri del fondo nostrano: il già citato Giorgio Di Centa, 40 primavere sulle spalle ma sempre lo stesso entusiasmo di un 20enne e Pietro Piller Cottrer, 38 anni. Sia il campione olimpico della 50 km di Torino che Caterpiller continueranno fino a Sochi2014, quando con tutta probabilità diranno addio all’attività agonistica.

Sulle gare di distanza saranno impegnati anche Valerio Checchi (classe ’80) e Thomas Moriggl (classe ’81); per loro, forse le ultime possibilità di mettersi in mostra.

Atteso ad una stagione importante David Hofer, che sarà uno degli uomini di punta per le gare sprint. A 29 anni, la sua carriera è ad un bivio: salto di qualità o definitivo anonimato? Come già riportato sopra, il carabiniere altoatesino è riuscito a conquistare l’unico podio nella velocità nella staffetta, insieme a Fulvio Scola, sicuramente fra i più forti nella specialità in Italia. Tra gli sprinter, un occhio di riguardo anche per i fratelli Fabio e Renato Pasini.

Spicca l’età media piuttosto alta di questa squadra, che avrebbe assoluto bisogno di un rinnovamento. Infatti, tra gli under23, lo staff tecnico può puntare forte soltanto su un nome: Federico Pellegrino, 22 anni. Un velocista assolutamente di caratura internazionale, ancora da svezzare certo, ma già in credo di competere ad alti livelli. Lo dimostrano il 2° posto in una gara della Cdm 2011 e la semifinale raggiunta agli ultimi Mondiali di Oslo. Tutti gli addetti ai lavori puntano forte su di lui, certi di ritrovarsi tra qualche anno uno sprinter tra i più forti sulla faccia della terra.

Foto: sportnews.bz

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OA | Daniele Pansardi

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