Rating: 3.5/5
di Andrea Ricci
Lo diciamo subito e senza fronzoli: Sci-fi Crimes, il quinto lavoro in studio degli Chevelle uscito nel 2009, è un disco che abbiamo consumato senza mezze misure pur sapendo che la sua seconda metà è nettamente inferiore alla prima. Sui 40 minuti di durata dell’ellepì, insomma, solo i primi 25 sono buoni. Davvero buoni a dir la verità.
Già, perché le prime 6 tracce di Sci-fi Crimes sono a dir poco clamorose: il leader della band Pete Loeffler, spesso accostato a Maynard James Keenan dei Tool per quanto riguarda lo stile vocale, non ha fatto altro che pescaare il meglio del suo repertorio di alternative metal e lo ha distribuito equamente in 6 canzoni.
Sleep Apnea, Mexican Sun, Shameful Metaphors, Jars, Fell Into Your Shoes e Letters From A Thief sono il meglio che gli Chevelle hanno pubblicato nella loro carriera. Lo stesso, purtroppo, non può però dirsi dei brani successivi: Highland’s Apparitions è una ballata acustica che spezza di netto il groove dell’album e che avrebbe potuto ledere meno se piazzata in coda alla tracklist, Roswell’s Spell è un brano hardcore trito e mal riuscito e A New Momentum è semplicemente brutta.
Pete Loeffler è un grande chitarrista ma un autore e arrangiatore poco costante: In fondo è sempre stato questo il limite degli Chevelle che, by the way, stanno per pubblicare un CD/DVD live che sarà di fatto un greatest hits dal vivo ovvero un’ottima occasione per ascoltare questa band al meglio. La nuova uscita si intitola Any Last Word ed è già in pre-order sul sito del gruppo.
Chevelle – Sci-Fi Crimes (Epic, 2009)