Ho da sempre la passione per le cose vecchie, per tutto ciò che profuma di antico, di vissuto, per tutto ciò che è coperto dal velo romantico lasciato dal tempo.
Quando mi capita di entrare nel magazzino di un "robivecchi" non uscirei più, mi porterei tutto a casa ma poi logicamente tengo a bada il mio istinto, però difficilmente esco a mani vuote, qualcosa acquisto sempre.
In questo periodo mi è capitata l'occasione di avere alcune paia di vecchi sci, di quelli di legno che si usavano nei primi decenni del secolo scorso.
Un paio l'ho tenuto per il mio alloggetto in montagna, gli altri proverò a rivenderli inserendo l'annuncio su E-Bay e su PrezziShock
Ho cercato su internet un pò di storia riferita alle origini dello sci, uno sport che ho iniziato ad amare molto tempo fa.
Riporto ciò che ho trovato sul sito Adriatica.net
Lo sci attraverso i secoli
Lo sci e un'attivita che risale agli inizi della storia umana. Per i lunghi secoli fu applicato soltanto con gli scopi pratici. Con il passare del tempo divento un divertimento preferito e uno degli sport piu famosi. Per saperne di piu...
Gli antichi inizi
Gli inizi dello sci risalgono ancora all'epoca della pietra. In alcune grotte sul Nord europeo sono stati scoperti dei disegni che rappresentano i cacciatori con degli attrezzi sui piedi che servivano per vincere l'ostacolo della neve. L'esemplare piu antico degli sci risale al lontano 2500 avanti Cristo ed e stato trovato sul territorio svedese. Nei carmi dell'Edda islandesi, verso l'anno 1000 d.C. si descrive la pratica sciistica nel contesto della competizione e del divertimento. Gli sci dell'epoca erano larghi e pesanti e con loro si usava soltanto un bastone lungo che serviva per spingersi sulla superficie a mo' di remo. Dovevano passare tantissimi anni, prima che erano introdotte due modifiche rivoluzionarie - gli sci lunghi e stretti e due bastoni piu corti al posto di uno.
I cambiamenti radicali
Norvegese Sondre Norheim e, ritenuto da tanti, il padre dello sci moderno. Norheim, che provenne dalla regione di Telemark, nel 1868 introdusse delle modifiche radicali sulla forma degli sci dell'epoca - gli fece piu stretti ed, inoltre, aggiunse l'attacco per il tallone. La nuova forma e l'attacco permisero il miglioramento del controllo e delle manovre. Gli sciatori di Telemark introdussero anche le modifiche successive nello sci, come le curve, chiamate, in seguito, in loro onore, Telemark e Christiana. La possibilita di cambiare l'angolo degli sci rispetto alla neve e di modificare la direzione del movimento, che, fino a quel momento, fu soltanto rettilineo, significo l'inizio della dinamica e del controllo nello sport sciistico. Le nuove tecniche e l'attrezzatura rappresentano la piu grande rivoluzione nella storia dello sci fino ai giorni nostri.
Lo sci come uno sport di massa
La prima disciplina che si sviluppo fu lo sci nordico, al quale appartiene anche quello che oggi chiamiamo cross-country. Verso la meta del XIX secolo si organizzavano le gare e le velocita raggiunte arrivavano fino agli impressionanti 130 km/h sugli sci lunghi oltre 4 metri! Per comparazione, la piu grande velocita raggiunta nei nostri tempi e di 248,7 km/h, realizzata nello sci veloce.
Lo sci come sport e divertimento da Norvegia si diffuse in tutto il mondo. Sulle Alpi, la camminata iniziale sugli sci si trasformo nella discesa veloce. Questa differenza e rimasta conservata nella classificazione di base che divide le discipline nordiche e alpine. Muoversi lungo i pendii alpini rappresentava una sfida notevolmente piu grande. Cosi, gli sci ebbero un attacco nuovo, che permise di praticare la discesa e lo slalom, perlopiu, grazie a Matthias Zdarski, Austriaco, il cui merito e anche l'organizzazione della prima gara di slalom (nel 1905), vicino a Lilienfeld nella Austria Bassa. Nello stesso tempo, sulle Alpi, si svilupparono i centri sciistici, non soltanto come i luoghi di sport, ma, soprattutto, come le localita della vita mondana. Agli inizi del XX secolo lo sci divento uno sport molto apprezzato con varie discipline e gare.
Essere uno sciatore non era un'impresa tanto semplice
D'altronde, ancora negli anni Quaranta del secolo scorso, gli ammiratori di questo sport trovavano tanti ostacoli per poterlo praticare. Giudicando dalla prospettiva moderna, lo sci, all'epoca, era veramente uno sport per gli entusiasti. Risalire sulla collina dopo aver fatto la discesa si poteva soltanto un'ora oppure due piu tardi - tanto frequente era il passaggio della funivia.
L'attrezzatura era un'altra fonte dei problemi. Gli sci di legno e i bastoni di bambu si rompevano facilmente. Quasi dopo ogni discesa, si doveva passare con la cera sul fondo ruvido degli sci. Gli scarponi, che si allacciavano con i lacci ed erano di pelle, spesso si allargavano. Queste, in realta, erano le comuni scarpe di pelle, soltanto un po' adattate agli sci. I frequenti traumi articolari causati dalle scarpe troppo morbide costrinsero gli appassionati di questo sport a migliorare, un'altra volta, l'attrezzatura e a creare l'alto scarpone da sci di plastica, che avrebbe preservato l'articolazione dalla distorsione. Per la colpa degli attacchi non adeguati, gli sciatori, spesso, perdevano gli sci e quando si staccavano durante una discesa veloce, potevano essere molto pericolosi anche per gli altri sciatori. Quando questo capitava, la collina rimbombava dai gridi di avvertimento.
Dopo aver attaccato gli sci ai piedi con il successo, l'uomo doveva incontrare un problema nuovo - come in un momento decisivo staccarli (lo sci dopo essere caduto dal piede, ci rimaneva ancora attaccato e s'intricava causando le fratture). Gli attacchi che si staccano automaticamente sono un'invenzione degli anni Cinquanta del XX secolo. Gli sci di legno erano sostituiti da quelli in alluminio negli anni 50, quindi, negli anni 60, da quelli in plastica. Oggi, gli sci si costruiscono di fiberglass.
Forse anche per il fatto di avere la storia lunga quasi come quella umana, lo sci rappresenta oggi il piu popolare sport invernale con circa 45 milioni di appassionati e alcune migliaia di stazioni sciistiche in tutto il mondo.
(fonte: Adriatica.net)
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