Lo sciacallaggio mediatico ha toccato il fondo. Al Tg2 di due giorni fa l’intervista ad un ragazzino sedicenne scampato per miracolo alla furia dell’acqua a Genova e che, purtroppo, ha perso la madre durante l’alluvione.
“Cosa hai provato in quel momento?” ed amenità simili, queste le domande della giornalista al ragazzino, poi scoppiato a piangere quando gli è stato chiesto della mamma.
Il direttore del Tg2 e l’autrice del servizio dicono la loro:
«Non ho fatto in tempo a visionare il servizio prima che venisse trasmesso, ma questo non attenua la mia responsabilità», aggiunge ancora infatti Marcello Masi, (direttore Tg2 , ndr) che ieri ha subito richiamato a Roma dal servizio di Genova Daniela Orsello. Poi ha fatto chiedere scusa ai telespettatori con una nota nell’edizione della sera, alle 20.30. Daniela Orsello vuole spiegare la sua buona fede. Ripete: «Non cercavo lo scoop. Sono dieci anni che faccio cronaca e non l’ho mai fatto. La mia storia parla per me. Ero entrata in quel palazzo perché il ragazzino e suo padre erano andati a cercare l’inquilino che aveva salvato il piccolo. Non li ho inseguiti, li ho incontrati per caso».
Ne abbiamo viste di bastardate, ma questa è veramente pesante.