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Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

Creato il 14 aprile 2012 da Tnepd
Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

foto X - punto A - pietra B

Visto che la blogosfera si sta riempiendo di scientisti e che il dibattito sulle scie chimiche impazza sul web, ho pensato di riportare a giovamento di tutti la documentazione originale della definitiva prova scientifica dell’esistenza delle scie chimiche. E, vedremo più avanti, ho anche scoperto che la scienza non è così inutile come la si dipinge.

Allo scopo ho eseguito un rigoroso esperimento empirico per il quale ho seguito severe linee guida, documentate in seguito anche graficamente.

Ho atteso una giornata più nuvolosa del solito, ho scelto un punto del giardino, il punto A (foto X) e ci ho piazzato una pietra di riferimento che chiameremo B.

L’idea teorica iniziale era di andare al punto A allo scoccare di ogni ora e scattare una fotografia al cielo nella medesima direzione. L’esecuzione pratica, che chiameremo C, ed è una funzione di A+B, ossia C = f(A+B), ha condotto a minuscole ed insignificanti modifiche al programma stabilito. Uscito in giardino, ho optato per una soluzione che chiameremo D, funzione di C, ossia f(C). Ho scattato una decina di fotografie in direzioni rigorosamente random indicatemi dalla mia assistente che chiameremo E (in foto Y la vediamo raggiante al momento della nomina ad assistente all’esperimento).

Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

foto Y - assistente E

Successivamente, non saprei dire a che ora, ne ho fatte ancora un pò.

La genericità dell’orario, anch’esso rigorosamente random, è la soluzione verso la quale gli operatori hanno optato all’unanimità motivando il tutto da una piena consapevolezza delle teorie dei piani inclinati di Bohr e dei salti quantici di Luganis, specie se carpiati. In merito sarà presto pubblicato un abstract in controcopertina su una prestigiosa rivista internazionale di curling.

Comunque, ne sono uscite 18 fotografie, fai conto che siano state scattate una a distanza di mesi dall’altra, tanto il cielo è sempre così, te lo dico io.

Passiamo ora al resoconto fotografico, che cataloghiamo ‘Appendice A’ (fotografie da 1 a 18).

Appendice A

Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

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Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

Conclusioni

Si noti il colore terso dell’azzurro e le nuvole (di solito ce ne sono molte meno) soffici e multiformi.

Quindi, a questo punto è scientificamente provato che le scie chimiche esistono.

Come no?

Dici che manca qualcosa in queste fotografie?

Mica vero, per come la vedo io non manca niente.

Qui ai tropici il cielo è sempre così, te lo posso assicurare.

Dici che in queste fotografie manca la prova probante?

Allora alza il culo dalla sedia e affacciati alla finestra.

E poi dimmelo se non esistono le scie chimiche.

Chiamatemi Popper.

Scie chimiche: la prova definitiva. “Chiamatemi Popper!”

foto Z - "Chiamatemi Popper!"

La foto Z, che è ispirazione e recondita ragione di questo scritto, è pubblicata per gentile concessione di Zazì, promettente anestesista orale che l’imponderabile equilibrio del caos ha voluto passasse di lì in quel momento.

Appendice B

Come ci si aspetterebbe da qualsiasi esperimento scientifico degno di questo nome, anche nel nostro non solo abbiamo dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che le scie chimiche esistono sopra alla tua testa e non sopra alla mia, ma abbiamo anche catalogato qualcosa in più che lo staff, lo ammettiamo, non si attendeva. Potenza della scienza!

Abbiamo osservato e fotografato l’arrivo serale – non è la prima volta che capita – dell’inquilino del piano di sopra. Lo vedete nella fotografia catalogata W mentre volteggia intorno al raggio extradimensionale trifocale rilasciato dal boiler della cabina di poppa della sua astronave (credo che lo accenda prima di scendere così quando risale è caldo, ma non darlo per scontato, è solo un’idea che mi sono fatto).

Inutile sottolineare che la fotografia non ha subito alcuna modifica o ritocco. Verificate pure, debunkers.


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