Da anni si discute di quanto i comportamenti degli uomini sono influenzati dalla componente genetica di ognuno e quanto dai condizionamenti ricevuti dall'individuo dall'ambiente nel quale ha vissuto.
L'importanza dello stabilire in quale percentuale i due fattori, biologico e ambientale, contribuiscono a formare il comportamento dell'individuo è rilevante, in quanto conoscere i meccanismi che portano determinate persone a compiere atti asociali o comunque contro quella che è generalmente considerata una condotta "normale".
Soprattutto il trattamento delle parafilie potrebbe essere radicalmente rivoluzionato, nel caso in cui, per esempio, si scoprisse che i comportamenti sessuali ossessivi compulsivi classificati come tali sono dovuti non a disturbi di carattere psichiatrico, quanto invece a problematiche biologiche, il ché porterebbe a riconsiderare tutti i trattamenti medici per la cura di questo tipo di affezioni, puntando su quelli di carattere farmacologico che su quelli psicologici.
Proprio oggi La Stampa di Torino pubblica un interessante articolo che riporta della scoperta fatta da un gruppo di ricercatori dell'Università di Torino che dimostrerebbe come la particolare parafilia definita "pedofilia", ovvero l'attrazione sessuale verso soggetti in età pre puberale, sia causata da una particolare mutazione genetica.
Inutile sottolineare che se i risultati della ricerca venissero confermati, non solo si dovrà necessariamente riconsiderare il trattamento medico di quella che a questo punto dovrà essere considerata una vera e propria malattia degenerativa, ma anche tutti gli aspetti etici e giuridici, a cominciare da quelli penali, che la riguardano.
Peccato che i media abbiano un po' smesso di tenere alta l'attenzione sul tema della pedofilia, che come altre "notizie alla moda" campeggiò sulle prime pagine dei giornali e dei siti internet tre anni or sono, in seguito alla denuncia dell'incredibile, in tutti i sensi, caso dell'asilo infantile Olga Rovere di Rignano Flaminio, per il quale è appena iniziato il processo, a porte chiuse e sul quale si accesero polemiche e dibattiti proprio sulla scientificità delle perizie psicologiche elaborate dagli esperti e sull'esistenza e le condotte di presunte sette di pedofili satanisti, svelate da "esperti" del settore (e che ha creato tante onlus dedicate).
Inutile poi pure sottolineare che a questo punto non si può neanche far finta di non pensare che simili degenerazioni di geni potrebbero essere alla base di altri comportamenti che guardati con il solo buon senso appaiono non naturali (se solo si pensa che la sessualità altro non è che l'impulso degli esseri animati a propagare la propria specie e che comportamenti che deviano dall'obiettivo appaiono solo una perdita di efficienza del modello evolutivo della specie) anche di quelli che culturalmente sono oggi considerati accettabili.
A questo punto qualcuno potrebbe alzare gli scudi e affermare che non sempre la scienza è rivoluzionaria, parafrasando il Leonardo Sciascia de "Il Contesto", ma a questo si deve e si può rispondere che la Verità è sempre rivoluzionaria (e convincere gli scettici che la psicologia e materie affini sono più un'arte che una scienza).