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Scioperi contro le liberalizzazioni

Creato il 18 gennaio 2012 da Mutuonews

Scioperi contro le liberalizzazioni

Avevamo già annunciato che il nuovo anno aveva portato non pochi disagi per i gestori delle stazioni di benzina, molti dei quali avevano dichiarato che il 2012 sarebbe stato ricordato come l’anno della chiusura di molte attività operanti in tale settore.

La batosta definitiva pare che sia arrivata con la liberalizzazione, che potrebbe danneggiare anche coloro che usufruiscono del servizio. Nonostante tutti parlino ormai di liberalizzazione e pare che tale vocabolo sia divenuto di moda nei giornali italiani, pochi si soffermano a spiegare effettivamente cosa prevede tale manovra.

  • Libertà per i benzinai di scegliere di rifornire la pompa dal fornitore meno costoso;
  • L’attività della “pompa di benzina” prevederà la vendita anche di tabacchi, riviste, quotidiani e generi alimentari;
  • La possibilità per i gestori di divenire proprietari della stazione riscattando la stessa attività.

L’obiettivo finale di questo decreto è quello di far abbassare il costo per il consumatore finale.

I benzinai però non ci stanno e il 16 gennaio l’Anisa Confcommercio e la Figisc, hanno dichiarato uno sciopero nazionale sulle reti autostradali e stradali. Non sono ancora state dichiarate le modalità e la tempistica di tale sciopero.
Le due associazioni hanno commentato la loro presa di posizione affermando che “La posta in gioco è talmente importante da non consentire incertezze di sorta: ne va davvero dell’esistenza della categoria”.

La protesta è paartita per evitare il potenziarsi delle attività no-logo e per aumentare la concorrenza di mercato nel settore. Le due associazioni che rappresentano i benzinai fanno però sapere che “La scelta di intervenire sull’esclusiva di fornitura nella rete carburanti non produrrà alcun effetto sui prezzi, ma otterrà il risultato di far espellere i gestori dalla rete alla scadenza dei loro contratti e di far rendere loro dalle aziende petrolifere e dai retisti convenzionati la vita ancor più impossibile fin da subito. Non solo, perché la norma che autorizza gli impianti a funzionare 24 ore su 24 solo nella modalità self service senza più la presenza dell’operatore è un altro grossissimo chiodo piantato sulla bara della categoria. Insomma, ci vuole davvero coraggio a sostenere che queste siano le misure di sviluppo necessarie a far uscire dalla crisi economica il Paese”.

A seguire a ruota i benzinai, si accodano i tassisti, nel tentativo di bloccare la facilitazione nel rilascio di nuove licenze. Per questa categoria lo sciopero è stato annunciato per il 23 gennaio, sebbene già la settimana scorsa abbiano fatto sentire odore di protesta con uno sciopero selvaggio. Tra i più arrabbiati che combattono contro le liberalizzazioni ci sono i tassisti. Vi invito a vedere il video sopra…per valutare cosa accadeva un anno fa…Passa il tempo ma i problemi sono sempre gli stessi.

 


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