Sciopero!

Solo la Gerontocrazia italiana e i suoi servi, i politici falliti e incalliti che ci ritroviamo, poteva partorire piani così diabolici e crudeli durante la tremenda crisi provocata dai loro amicissimi banchieri. L'abbattimento continuo e costante dei diritti dei lavoratori, culminato con la vicenda dei cosiddetti esodati e completata dalla fine dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, ci dovrebbe far comprendere la totale mancanza di scrupoli di questi esecutori.

La sciagura del Governo Monti-Fornero, voluta fortemente dall'Inquilino del Quirinale, ha il preciso scopo di porre sull'altare dei vari aiutini marcati BCE e FMI (altre sciagure) i più deboli: pensionati, pensionandi e lavoratori. I disoccupati, i giovani, se li sono già pappati, ormai, e davanti hanno solo una vita di stenti, senza alcuna certezza lavorativa e senza la minima speranza di raggiungere 42 anni di contribuzione.

Probabilmente, lo sciopero è davvero strumento obsoleto e parziale; semplicemente dovremmo rifiutarci di rinnovare la delega ai burattini del vero potere e buttarli fuori a calci dalle sedi istituzionali che peraltro hanno già depredato a sufficienza.

Il caso Lusi promette sviluppi clamorosi e speriamo che i magistrati sappiano fare quel che il popolo ex sovrano non ha voluto o saputo fare in questi anni. Ora è troppo tardi: governano i potentati europei, tramite il Trattato di Lisbona, e a noi non resta che lamentarci. Almeno questo.

Domani non si lavora, si sciopera. SCIOPERO GENERALE DEL 22 GIUGNO. Fermiamo il Paese prima che questi vampiri ci tirino via quel poco di sangue che ci resta. Stanno uccidendo il mondo del lavoro! Fermiamo il boia!