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Sciopero!

Creato il 06 settembre 2011 da Massimoconsorti @massimoconsorti
SCIOPERO!Un lunedì da paura. La borsa ha perso in un amen 254 miliardi di euro, più del 500 per cento della manovra di Tremonti-Spritz. Mario Draghi ci fa sapere che non è detto che la Bce acquisti un po’ dei nostri buoni del tesoro: “Non vorremmo – ha detto il quasi ex governatore della Banca d’Italia – che l’acquisto di buoni venisse utilizzato per eludere il principio fondamentale della disciplina di bilancio”, in poche parole, “Caro governo italiano non fare il paraculo”. Angela Merkel, alla quale i socialdemocratici tedeschi stanno facendo un culo a pois, ci paragona alla Grecia togliendo ai mercati ogni senso di fiducia nell’Italia. Il governicchio ha cancellato tutte quelle norme che potevano mettere un freno all’evasione fiscale e all’arricchimento dei ricchi. Tremonti dice di non avere la bacchetta magica e tutti pensano che non abbia neppure la penna per scrivere una manovra che abbia un senso. Trichet, senza parafrasi e metafore, ci fa capire di non aver capito una mazza della manovra di Tremonti anche perché, giunto alla quinta stesura, si è rotto le palle di leggere puttanate. La preoccupazione per l’Italia sale al pari dello spread fra i Btp e i Bund tedeschi arrivato a 372 punti mentre Moody’s annuncia un altro declassamento del rating sovrano italiano e i titoli bancari e quelli Fiat vanno a fondo. Lunedì nero anche per indagati, imputati, faccendieri, bancarottieri, pseudo giornalisti e direttori di giornali in fuga dalla magistratura, escort, veline, signore della “Bari bene” in tour guidato a Palazzo Grazioli, mignotte semplici, complesse, problematiche, sulla via della redenzione grazie all’acquisto di un apparecchio antidepilatorio (il che significa, secondo Silvio, che i peli invece di tagliarli li fa crescere), ex testate giornalistiche prestigiose che fungono da “gole profonde” facendo fuggire indagati in posti esotici e le solite storie di corna con mariti compiacenti, se non correi, pronti a monetizzare “u pilu” della gentile consorte. Il Pd, che oggi sarà in piazza insieme a Sel e Idv, sospende Penati che si era già autosospeso. A cosa serva la sospensione di un autosospeso non si sa né si conoscono gli effetti dell’autosospensione da un partito, ma almeno il caro, vecchio Luigi Berlinguer, ha avuto il suo quarto d’ora di notorietà relegato, com’è stato, alla presidenza del comitato dei garanti del Pd. Alfonso Papa va processato subito insieme a Gigi Bisignani. C’è chi, come Silvio, vorrebbe diventare santo subito, chi invece è destinato a diventare inquilino fisso di Poggioreale, per la serie: ogni vita è una storia a sé. E mentre Valter Lavitola trascorre le sue giornate a provare cappelli a Panama per conto dei servizi segreti italiani, Silvio tace preferendo assaporare nel silenzio del boudoir di Palazzo Grazioli, la sensazione della sua prossima, auspicabile, desiderabile, agognabile, dipartita politica. Ma oggi è il gran giorno della Cgil. Rotti gli indugi il Pd ha deciso (nonostante Veltroni, D’Alema e Fioroni) di scendere in piazza con la leader del sindacato che fu di Di Vittorio. Ci saranno anche Vendola e Di Pietro ma questo è già un fatto più normale. Il sindacalista cislino di ferro, Vincenzo Bonanni, quello del “Marchionne è figlio di Dio”, ha definito lo sciopero generale “demenziale” non sapendo, ovviamente, quello che significa, altrimenti dovrebbe usare lo stesso termine per definire la politica del suo sindacato filo padronale. Chi tace è Angeletti, ma non ci risulta che abbia mai detto cose sensate, quindi, meglio che stia zitto e assapori la compagnia di un bianchetto dei Colli Romani. Il treno italiano è fermo da una vita e i viaggiatori non vogliono prenderne atto. Signori della casta è ora, si scende.

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