Photo credit: Andrea Madaro / Flickr / CC BY 2.0.
Ancora caos a Genova per il quarto giorno consecutivo di sciopero del trasporto pubblico. L’Azienda Trasporti di Genova e altre partecipate protestano in maniera estrema per l’ipotesi di una privatizzazione che getta ombre sul futuro di molti dipendenti. Oggi, oltre al caos cittadino e sulle strade, con la mancanza totale di autobus, si è registrata anche la partecipazione del genovese Beppe Grillo, che ha partecipato a uno dei cortei che ha raggiunto il centro della città. Lo sciopero ripreso in maniera totale dopo che ieri pomeriggio si era interrotta la trattativa tecnica con il Comune di Genova per cercare di aprire un tavolo di negoziazione e riprendere la normale erogazione del servizio. Intanto la protesta potrebbe spostarsi, all’inizio della settimana prossima, a Roma, mentre si rafforza l’ipotesi di iniziative e manifestazioni congiunte con altre delegazioni di trasportatori pubblici da tutta Italia; questa è l’idea che è stata lanciata dall’assemblea permanente dei lavoratori dell’AMT a Genova. Intanto la protesta selvaggia continua, non risparmiando nemmeno le tradizionali fasce di garanzia del servizio di trasporto pubblico, con un vero e proprio sciopero “selvaggio” che paralizza da quattro giorni Genova, con traffico in tilt e circolazione generale nel caos per la mancanza di mezzi pubblici. La situazione è così critica che l’autorità di garanzia per gli scioperi ha scritto all’AMT per chiedere informazioni sulla mancanza di fasce di garanzia e sulle astensioni improvvise dal servizio, senza un determinato preavviso. È probabile quindi che l’autorità di garanzia decisa per l’adozione di provvedimenti sanzionatori, previsti a norma di legge, per il mancato rispetto delle norme che regolano le proteste e le astensioni dal lavoro..