Sciopero della spesa contro la crisi, anche a Roma

Creato il 10 settembre 2012 da Andreainsardi @andreainsardi

E’  guerra su più fronti quella che oramai  si prepara a lanciare il Codacons che, deciso nel voler salvare i consumatori dagli aumenti già molto alti,  e da quelli presto in arrivo, ha proposto a tutti i cittadini, speriamo numerosi anche nella Capitale,  di boicottare gli acquisti nel giorno del 19 settembre quando vi sarà lo sciopero della spesa, solo una tra le iniziative anticrisi, che speriamo nel tempo  si moltiplichino.Come ha infatti suggerito il Codacons, tutti i cittadini saranno invitati a boicottare le pompe di benzina che offrono un litro di benzina verde a più di 1,80 euro e di scegliere invece solo le compagnie low cost, che offrano sconti e promozioni ai loro clienti. L’indicazione di lotta implica che si faccia il pieno di venerdì, sabato o domenica presso le marche che praticano la promozione e sconti e per il resto della settimana si boicottino le pompe troppo care.

Dalla spesa alimentare alla benzina, dalla spesa sanitaria a quella pubblica: il Codacons non accetta gli aumenti derivanti dalle ultime tassazioni (si stima che ogni famiglia spenda, alla fine di quest’anno, ben 3500 euro in più rispetto al 2011) e sceglie di rivolgersi direttamente ai cittadini per organizzare subito una mossa vincente che sensibilizzi tutti i consumatori, come spiega in un comunicato ufficiale:  ”Non resta che organizzarsi da soli i consumatori sono fuori dell’agenda del governo Monti, che li usa solo come carne da macello per spremerli con balzelli di ogni tipo fino a scoppiare. Nessun intervento sulle bollette o sul blocco dalle tariffe pubbliche. Dopo aver tagliato i consumi alimentari, oggi gli italiani sono costretti a tagliare anche i consumi di acqua, gas e luce. Per questo viene lanciata l’iniziativa per il 19 settembre di uno sciopero della spesa che si spera trovi tutte le associazioni dei consumatori concordi e anche quelle degli agricoltori, dei commercianti stessi che per quel giorno sono invitati ad abbassare le saracinesche contro le tasse insostenibili e le banche che non fanno credito”.

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