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Sciopeti preistorici

Creato il 24 febbraio 2012 da Davide

L’Agenzia Ansa riportava qualche giorno fa una notizia ripresa dai quotidiani sulla straordinaria avventura dei semi di una piantina del Pleistocene del genere Silene, riportata in vita dagli scienziati russi e ungheresi. Per un resoconto dettagliato vedere il Corriere della Sera , mentre per un abstract fatto dagli stessi scienziati della scoperta dei semi nel 2007 è utile vedere qui .In sostanza nell’area siberiana di Kolyma, famigerata per i gulag sovietici, in una tana di scoiattolo preistorico sepolta nel permafrost e conservati dal freddo per 32.000 anni circa sono stati trovati dei semi di Silene stenophylla (Ledeb.), che sono stati comparati con altre specie di Silene stenophylla, Silene alba, Silene chloronata, e Silene nutans che crescono nella stessa area e cioè la tundra artica della Siberia orientale e nel Giappone settentrionale. Il genere Silene è molto vasto: comprende oltre 300 specie; per lo più erbacee, annue, bienni o perenni. Di queste in Italia se contano almeno una sessantina spontanee della nostra flora. La nostra specie presenta una grande variabilità di caratteri. Questa Silene è parente della Silene vulgaris, in italiano Strigolo, una piantina spontanea e molto diffusa che fiorisce durante tutta la bella stagione. Comunissima anche qui in Veneto è nota con il nome di Sciopeto o Carleto, è tradizione raccoglierne le foglie più tenere per preparare risotti, minestre, frittate. Altrove le piante sono note come sciopet, bubbolini, sonaglini o cavoli della comare. Il nome sciopeto, come gli altri simili, descrive il suono schioccante che fa il calice del fiore quando è schiacciato, uno scoppio (veneto sciopo, verbo sciopàr) come il rumore di uno schioppo (fucile).
Presi da euforia gli scienziati, dal team russo-ungherese che ha riportato in vita la Silene siberiana, a quelli giapponesi, che lavorano anche loro in Siberia, stanno sognando di riportare in vita un mammut, animale di cui si sono trovati esemplari congelati nel permafrost della tundra. La revitalizzazione del DNA antico è da tempo un progetto che fa muovere milioni di finanziamenti, nonostante la saga di Jurassik Park abbia fornito un delizioso brivido agli spettatori di tutto il mondo. Come per altre scoperte o prospettive di scoperta, la natura della scoperta è meno squisitamente scientifica e più squisitamente politica: raggiungere per primi la Luna o resuscitare il primo Mammut ha la stessa valenza di prestigio, di propaganda nazionale.


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