Secondo alcuni ricercatori di Belgrado, recenti evidenze hanno indicato un’associazione tra l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) e la sclerosi multipla. Le piccole vene giugulari interne (IJVs) (con una sezione trasversale inferiore a 0,4 cm2) sono state precedentemente descritte come difficili da cateterizzare, e la loro presenza potrebbe potenzialmente influenzare il drenaggio venoso cerebrospinale. Nel loro studio colorDoppler extracranico in cieco gli autori avevano due obiettivi principali: in primo luogo, valutare la prevalenza della CCSVI tra i pazienti serbi con sclerosi multipla rispetto ai controlli sani; dall’altro, valutare la prevalenza di piccole IJVs (con una CSA <= 0,4 cm2) tra i pazienti con SM ed i controlli.
Sono stati esaminati con il colorDoppler ad alta risoluzione 67 pazienti non imparentati con sindrome clinicamente isolata (CIS), sclerosi multipla recidivante-remittente (RR), secondariamente progressiva (SP) e primariamente progressiva (PP) e 21 controlli sani.
I criteri ecografici della CCSVI (secondo Zamboni) sono risultati positivi nell’11,9% dei pazienti e in nessuno dei soggetti di controllo. I pazienti CCSVI-positivi avevano una durata della malattia significativamente più lunga ed avevano maggiore disabilità (misurata dai punteggi delle scale di disabilità per pazienti affetti da sclerosi multipla, EDSS e MSSS), ma dopo un aggiustamento per sesso e durata della malattia, la CCSVI non era un fattore di rischio indipendente per la gravità di sclerosi multipla. Sono state trovate piccole IJVs nel 28.4% dei pazienti e nel 28,6% dei controlli. I pazienti con piccole IJVs erano associati con un deflusso venoso diminuito dal cervello e presentavano una durata della malattia più lunga e punteggi di EDSS e MSSS significativamente più alti rispetto ai pazienti senza piccole IJVs. L’analisi di regressione logistica multivariata, rettificata per sesso e durata della malattia, ha dimostrato che le piccole IJVs sono un fattore indipendente associato alla gravità della sclerosi multipla (EDSS> = 6) (OR = 8.9, 95% CI: 1,8-45,6, p = 0,007). Tra i pazienti con piccole IJVs il 36,84% era positivo anche alla CCSVI.
Al termine dello studio, secondo gli autori, entrambi, la CCSVI e le piccole IJVs sembrano influenzare o seguire la gravità della SM, ma solo le piccole IJVs risultavano essere un fattore indipendente nello studio. Così, le piccole IJVs con deflusso limitato, che potrebbero essere un aspetto della CCSVI diverso dai criteri originariamente descritti da Zamboni, emergono come un co-fattore nella fisiopatologia multifattoriale della sclerosi multipla.
Fonte: http://www.biomedcentral.com/1471-2377/13/90/abstract
COMMENTO:
Comunque la si veda la circolazione venosa nella sclerosi multipla assume un ruolo importante. Da notare che questo studio è stato condotto da dei neurologi, che però a differenza dei colleghi di altri studi (ad esempio CoSMo di Aism) non hanno conflitti di interessi con le case farmaceutiche.