Alcuni ricercatori della Wayne State University di Detroit (Michigan), coordinati dal prof. E. Mark Haacke, hanno studiato le caratteristiche del flusso di sangue attraverso le vene giugulari interne (IJVs) a livello cervicale C2/C3 e C5/C6 nel collo di pazienti con sclerosi multipla (SM).
E’ stata eseguita una risonanza magnetica a 3T su 323 pazienti con SM. E’ stato utilizzato l’imaging a contrasto di fase per quantificare il flusso di sangue sia a livello C2/C3 e C5/C6. Il flusso totale della IJV (tIJF) era normalizzato dal flusso arterioso totale (TAF). Per valutare l’anatomia della IJV sono state eseguite l’arterovenografia a risonanza magnetica (MR) 3D contrast enhanced e la venografia a risonanza magnetica (RM) 2D per tempo di volo. Sulla base di questa valutazione, la popolazione con SM è stata suddivisa in soggetti non stenotici (NST) e stenotici (ST).
Di tutti i pazienti, 100 (31%) appartenevano al gruppo non stenotico (NST) e 223 (69%) appartenevano al gruppo stenotico (ST). Ai livelli C2/C3 e C5/C6, il tIJF normalizzato del gruppo stenotico (ST) era rispettivamente 56 ± 26% e 51 ± 23%. Questo era significativamente inferiore a quello del gruppo non stenotico (NST), 85 ± 13% e 73 ± 12% (p meno di 0,001). Lo zero per cento e il 5% del gruppo non stenotico (NST) aveva un tIJF normalizzato di meno del 50% ai livelli C2/C3 e C5/C6, rispetto al 37% e 47% per il gruppo stenotico (ST). Il TAF era più piccolo per i pazienti con sclerosi multipla primariamente e secondariamente progressiva rispetto ai pazienti con SM recidivante-remittente (rispettivamente p = 0.02 e 0.01), mentre il tIJF era simile tra tutti i tipi di SM.
Al termine dello studio, secondo gli autori, il flusso totale di sangue attraverso le IJVs sia a livello C5/C6 e C2/C3 era ridotto nel gruppo di soggetti stenotici (ST) rispetto al gruppo di soggetti non stenotici (NST).
COMMENTO:
Questo studio americano di risonanza magnetica ha rilevato un’elevata presenza di soggetti con stenosi nelle vene giugulari (69%) tra i malati di sclerosi multipla, confermando dunque la validità della teoria del prof. Zamboni sulla CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebro spinale) nella sclerosi multipla.
Fonte: http://www.ingentaconnect.com/content/maney/nres/2012/00000034/00000008/art00009