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Sclerosi Multipla e Metodo Zamboni: intervista al radiologo Dr. Donato Oreste

Creato il 06 luglio 2013 da Yellowflate @yellowflate

oresteContinua la polemica innescata da alcuni neurologi sul ruolo dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara), nella sclerosi multipla (SM), malattia gravemente invalidante che colpisce 63.000 italiani e per la quale non si conoscono ancora né le cause né una terapia definitiva e valida per tutti, nonostante le ingenti risorse investite per la ricerca soprattutto nel ricco settore farmaceutico.

Sulla materia abbiamo intervistato il radiologo Dr. Donato Oreste dell’Ospedale S. Paolo di Bari:

Dottor Oreste, sulla base della sua esperienza la CCSVI scoperta dal prof. Zamboni esiste veramente?
“Certamente.”

A suo avviso c’è una correlazione con la sclerosi multipla e le altre malattie neurologiche?

La correlazione con la SM è indiscutibile. Ho scarsa esperienza della prevalenza di CCSVI in altre malattie neurologiche.”

Sullo studio CoSMo dell’Aism che nega questa correlazione cosa ci può dire?

Sarei felice di poter eseguire l’esame ECD sui pazienti arruolati in CoSMo che vogliano ascoltare un altro parere. Per me lo studio CoSMo è stato inficiato da vizi di metodologia e di valutazione degli esami, pertanto i risultati sono estremamente discutibili (come dimostrato dall’ampio corteo di obiezioni che ha subito nel mondo scientifico).”

Ai malati di SM positivi alla CCSVI consiglierebbe di fare l’intervento di angioplastica oppure è meglio aspettare la fine degli studi in corso?
Consiglio a tutti i pazienti affetti da SM (in particolare soggetti giovani, con diagnosi recente di SM, magari ancora RR) di prendere in seria considerazione l’idea di sottoporsi ad angioplastica. Confido comunque nel ruolo cardine del Neurologo in quanto coordinatore centrale di questa patologia e pertanto credo che spetti a lui indicare l’intervento.”



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