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Sclerosi Multipla: interrogazione sul Metodo Zamboni del senatore Ferrante (PD)

Creato il 08 aprile 2012 da Yellowflate @yellowflate
Sclerosi Multipla: interrogazione sul Metodo Zamboni del senatore Ferrante (PD)Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-07218

presentata da FRANCESCO FERRANTE

martedì 3 aprile 2012, seduta n.704

FERRANTE – Al Ministro della salute – Premesso che:

il 24 gennaio 2011 le Associazione “Assi.SM” Onlus (Emilia-Romagna – Lazio), “CCSVI nella sclerosi multipla” Onlus (Nazionale), “Isola Attiva” Onlus (Sardegna), “L’Abbraccio” Onlus (Piemonte) e la Fondazione “SMuovilavita” Onlus (Veneto) hanno inviato una lettera al Ministro della salute nella quale richiedono il riconoscimento della patologia vascolare CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebro spinale);

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in particolare le associazioni firmatarie di questa lettera intendono porre l’attenzione sull’anomala situazione venutasi a creare nell’ambito della sclerosi multipla e della CCSVI. Si evidenzia che il professor Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara ha scoperto la patologia della CCSVI e che numerosissimi casi nel mondo stanno dimostrando una correlazione tra la CCSVI e la sclerosi multipla;

in pratica curando la CCSVI si migliorano anche le condizioni degli ammalati di sclerosi multipla e per questo il Ministro della salute pro tempore, Ferruccio Fazio, con nota del 27 ottobre 2010, inviata agli assessori regionali, autorizzava, in centri individuati dalle Regioni, interventi di dilatazione delle stenosi venose per curare la CCSVI anche in ammalati di sclerosi multipla, pur auspicando e sollecitando la necessaria e indispensabile ricerca scientifica. A seguito di questa nota è stata avviata dalle suddette associazioni una petizione on line con la quale si vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche;

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alcune Regioni italiane, tra cui il Veneto e il Piemonte, individuarono, come richiesto, le strutture dedicate al trattamento della CCSVI nell’ambito della sanità pubblica. Con circolare del 4 marzo 2011, il Ministro trasmetteva alle strutture sanitarie pubbliche un parere del Consiglio superiore della sanità che, con determinazione, invitava a trattare la CCSVI solo all’interno di progetti di ricerca randomizzati e approvati dai Comitati etici, contraddicendo quanto disposto dal Ministro stesso qualche mese prima;

a causa di questa scelta incomprensibile si è verificato il fermo di ogni attività d’intervento sulla CCSVI, in pazienti con sclerosi multipla, nelle strutture appartenenti alla sanità pubblica;

pertanto si sottolinea che ad oggi sempre più ammalati, migliaia di ammalati di sclerosi multipla, si stanno rivolgendo a cliniche private, non sempre di comprovata qualità scientifica e tecnica, a causa di una sanità pubblica completamente assente,

si chiede di conoscere:

se il Ministro in indirizzo non intenda immediatamente ripristinare quanto disposto dalla nota del 27 ottobre 2010 in modo che la sanità pubblica torni a dare positive e concrete risposte agli ammalati di sclerosi multipla;

se non intenda concretamente istituire centri multidisciplinari di eccellenza per lo studio e il trattamento delle patologie venose con interessamento del sistema nervoso centrale promovendo, anche attraverso lo stanziamento di fondi idonei, progetti di ricerca, come già avviene in più parti del mondo, per continuare gli studi sulla relazione tra CCSVI e sclerosi multipla.

(4-07218)

Fonte: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=52242&stile=6&highLight=1

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