Secondo il prof. Zivadinov il sistema venoso extra-cranico è complesso e non ben studiato in confronto al sistema venoso periferico. Una nuova condizione vascolare proposta, denominata insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) , descritta inizialmente nei pazienti con sclerosi multipla (SM), ha innescato forte interesse per una migliore comprensione del ruolo delle anomalie venose extra-craniche e delle varianti dello sviluppo.
Finora, non c’è alcuna modalità diagnostica di imaging stabilita, non invasiva o invasiva, che possa servire come “gold standard” per la diagnosi di queste anomalie venose. Tuttavia, stanno emergendo linee guida di consenso e protocolli standardizzati di imaging. Molto probabilmente, un approccio multimodale di imaging alla fine sarà il mezzo più completo per lo screening, la diagnosi e il monitoraggio.
Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare lo spettro delle patologie venose extra-craniche e per confrontare i risultati di imaging con gli esami patologici.
Secondo l’autore, la capacità di definire e di individuare in modo affidabile e non invasivo queste anomalie è un passo essenziale per stabilire la loro incidenza e prevalenza. Il ruolo di queste anomalie nel causare significative conseguenze emodinamiche per il drenaggio venoso intra-cranico nei pazienti con sclerosi multipla e altri disturbi neurologici, e nell’invecchiamento, rimane ancora da dimostrare.
Fonte: http://www.isnvdconference.org/images/ISNVD_Course_Book_2014.pdf