Felipe Scolari dal sito della federcalcio brasiliana
NOTIZIE (Ginevra). Italia-Brasile è anche un confronto tra due dei migliori commissari tecnici in circolazione. Sul far della sera sono arrivate ulteriori dichiarazioni della vigilia di quello che si annuncia come un grande spettacolo calcistico per il quale sono stati venduti 29 mila biglietti di uno stadio che sarà indubbiamente vestito a festa. Insomma in campo lo scontro si annuncia fra grossi calibri come Balotelli e Neymar, ma in panchina ci sono altri due titani, titani che sul far della sera hanno alzato, pur sempre col sorriso sulle labbra, i termini della contesa. “Voglio battere l’Italia qui a Ginevra, ma la voglio battere anche a giugno – ha esordito senza peli sulla lingua l’ex commissario tecnico del Portogallo – nel corso della Confederation Cup. Lo dico perché ho grande rispetto per la formazione italiana che ritengo sia una delle sei-sette squadre in grado di vincere la coppa. Cosa che non permetteremo… naturalmente”. I fini dicitori brasiliani sono finiti al 18esimo posto del ranking Fifa e Felipao è nel mirino della critica, come al solito capitanata dallo schizzinoso Pelé che lo ha accusato di non prendere adeguatamente in considerazione il blocco del Corinthians, ma lui tira dritto per la sua strada. E Prandelli? Il nostro arrivando a Ginerva si è intrattenuto brevemente con i media brasiliani e internazionali. “Il Brasile resta il favorito di questa contesa, non lo diamo certo noi, mi sembra eccessivo. Però abbiamo il dovere di provarci. I verdeoro sono una squadra di grande qualità, anche se in questo momento stanno cercando un rinnovamento e una nuova dimensione. Sono convinto che faranno una grande partita e un grande mondiale… . ma anche noi”.