Scommettiamo ...piovono rane

Creato il 30 novembre 2013 da Bernardrieux @pierrebarilli1
Il comunicato è quasi pronto. Normalmente viene pubblicato di domenica nella pagina di Fidenza della Gazzetta di Parma.
Pantano ha finito il lavoro,  il solo dubbio è quello della firma, mobile qual piuma al vento, poi, come prassi la telefonata in redazione a Parma... e vai, lo spazio è garantito.
Una variante, ma sempre una regia come da copione:  quando non si ha niente da dire, per tenere il ferro caldo,  salta fuori un avvocato o un assessore, ex o meno,  e una volta pure un Prefetto... e arrivano letterine, protocollate e pronte per l'uso.

Impotenti. L'impotenza in politica da alla testa. Non ce la fanno, in politica non c'è viagra che tenga. La mia idea è sempre stata e resta lapalissiana: Cantini vince perché è credibile. E’ questo che fa impazzire non solo l'incredibile sinistra fidentina, ma anche qualche isolato esponente del centrodestra, 2 o 3 bolliti misti senza contorno ma con molto rancore soprattutto per non essere riusciti a colonizzare Fidenza,  in realtà si stanno rovinando il fegato.
Come andrà a finire?
Cantini, dopo mesi infuocati da polemiche create dall'ex Pdl con il supporto non solo morale del Pd, ha fatto la sua parte,  pensare, come sento dire,  improbabili scenari di spacchettamenti e ricomposizioni con maggioranze intercambiabili, in realtà è già pensare da perdente.
Al contrario, bisognerebbe ritrovare lo spirito del 2009, e le chiacchiere a Carnevale.
D'altra parte, probabilmente l'amministrazione Cantini cercherà di dare continuità, nei modi e nelle forme possibili, al processo di cambiamento iniziato nel 2009 con la scelta della lista civica. 
Già, il cambiamento, il voltare pagina. Sembra facile.
"Non c' è un solo italiano - scrive Piero Ostellino sul Corriere- che sia soddisfatto di come, da sempre, vanno le cose nel suo Paese. Ma chiunque manifesti l' intenzione di cambiarle, o sia anche solo sospettabile di riformismo e di avere le potenzialità di governo per farlo, finisce impallinato come lestofante".Sulla questione,  già Machiavelli cinquecento anni prima scriveva : «Niente è più difficile da maneggiare, meno probabile dall' avere successo, o più pericoloso da gestire che proporsi come chi vuole realizzare un nuovo ordine. Quelli che traevano beneficio dal vecchio ordine gli sono nemici e quelli che potranno godere dei benefici del nuovo gli sono tiepidi difensori».
Lungo questa deriva, il primato della politica tramonta con i partiti che si ritrovano svuotati delle loro funzioni,  occupati soprattutto da interessi di parte dove pochi uomini, ambiziosi, autoritari, forse anche corrotti, esigono il silenzio e l'obbedienza.
In vero, vista le crisi economico-finanziaria globale, il futuro non da certezze, e comunque l'atmosfera è avvelenata da contrasti aperti o sottaciuti, da sentimenti di rancore e di vendetta.
Al contrario, i fidentini avrebbero bisogno di ritrovare fiducia nel loro avvenire. In questo, per questo, chi volesse candidarsi a governare  dovrebbe abbandonare i pruriti e i dogmi partitocratici, mettendosi per davvero con senso civico al servizio della città.
Chi vivrà vedrà.
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