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Sconosciuti, la sfida di Simona Ercolani vinta con la semplicità

Creato il 25 ottobre 2013 da Digitalsat

Sconosciuti, la sfida di Simona Ercolani vinta con la semplicitàRidono, piangono, amano, cadono, si rialzano e tornano a sorridere. Sono le persone comuni, quelle che ogni giorno incrociamo per strada senza neppure notare. Le loro storie stanno convincendo anche i telespettatori di Rai3. 'Sconosciuti', il nuovo docureality in onda in access prime time appena prima di un posto al Sole e firmato e prodotto da Simona Ercolani, si sta rivelando una vera sorpresa negli ascolti della rete diretta da Andrea Vianello.
Partito quasi in sordina il 21 ottobre senza annunci e conferenze stampa, questa 'storta di enciclopedia degli italiani,' come l'ha definita lo stesso Vianello fin dalla prima puntata ha avuto un grande successo di pubblico. «Ieri gli ascolti della quarta puntata sono stati un vero e proprio record per quella fascia oraria: il 5,57% (Felix e Stefania, trentenni, lui del Togo e lei di Gaeta, si amano e si sposano, contro tutti e tutti). Il nuovo format prodotto dalla Stand by Me è in onda tutti i i giorni per 50 episodi».
La prima puntata che raccontava la storia di Gaetano Panusa, un medico di Trieste e le sue figlie ha registrato uno share di 4,38% ( 1.138.000) poi 4.61%, La terza ha registrato: 1.295.000, 4,86%.

Simona Ercolani
in una conversazione con l'ANSA confessa:

«quest'anno compio 50 anni ho scritto ogni genere di programma, ma giuro non pensavo di potermi emozionare ancora nella mia vita professionale. L'eccezionalità si trova invece nella normalità. Sconosciuti accende i riflettori sulle persone comuni che hanno una storia semplice e per questo straordinaria, intessuta di sacrifici e di fatiche, illuminata dall'amore e dall'amicizia. Il programma piace perchè probabilmente la gente si riconosce. Era una cosa che volevo fare da dieci anni. Quando Andrea Vianello ha buttato lì 'che bello sarebbe fare un programma con gente normale', ho risposto facciamolo è una vita che lo sogno. Mi piacciono le vite delle persone. Gli italiani sono sempre meglio di come vengono raccontati e governati. Facendo Sconosciuti ho scoperto che tutti quanti cercano a modo loro di essere felici, attraverso le relazioni umane. Non a caso il sottotitolo del programma è proprio »la nostra personale ricerca della felicità. Ogni storia è caratterizzata da una componente duale, e cioè - pur riguardando una singola persona - viene raccontata nell'ambito di una relazione a due (padre e figlio, marito e moglie, fidanzamento), con il contributo di immagini e filmati personali».

Una di queste ha toccato il cuore dell'autrice tv: quella dei due pasticcieri di Genova, «quando ci ripenso, la loro è stata una tenacia zen». Alessandro è figlio di pasticceri, tra farine burro e margarine c'è nato e cresciuto. Il signor Flori ha ereditato una delle più antiche e rinomate pasticcerie di Genova. Ma l'ha tenuta chiusa per anni. Dietro quella serranda ha custodito con cura un dolce segreto, e Alessandro lo aiuterà a riaprila.

Vianello fa notare:

«Sono orgoglioso dei risultati che sta raccogliendo Sconosciuti che rappresenta con la sua narrazione di vite normali, autentiche, straordinarie, un grande afflato collettivo. Senza fare trionfalismi, gli ascolti stanno premiando un programma ricco di poesia, senza essere strappacuore. Una fotografia del Paese reale, lontano dai riflettori e dalle passerelle, fatto di tanti eroi del quotidiano, che sono la vera colonna portante.».

Tra le storie, raccontate quella di Gaetano, 61enne padre single, che ha reinventato la propria vita sentimentale; Franco, emigrato al nord da un paesino della Ciociaria, che lavora in una fabbrica di Milano. Maria Rosa oggi 60 anni che ha lavorato come infermiera neonatale per tutta la vita, con suo marito Tommaso hanno talmente voluto una figlia che hanno accolto una bimba abbandonata dall'ospedale.


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