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Scontro Berlusconi-Alfano. Nonostante il riavvicinamento degli ultimi giorni, la rottura tra i due sembra ora più netta. Il casus belli è stato l’intervista in Tv ad Angelino Alfano che, parlando della decadenza di Silvio Berlusconi, l’ha definita come “certa“, mentre ha dato per certo anche il sostegno dell’esecutivo da parte dello stesso Berlusconi. Queste parole hanno fatto scattare le proteste dei lealisti al Cavaliere, che hanno fatto quadrato attorno a Berlusconi e accusato Alfano di aver fatto tenuto un tono “provocatorio”. Le parole di condanna arrivano soprattutto da Raffaele Fitto, sempre più portavoce della frangia dura del Pdl a favore dell’ex premier: “Alfano sceglie una rotta alternativa a Berlusconi, agli elettori del Pdl e alla sua stessa storia”. Lo scontro Berlusconi-Alfano ha fatto quindi alzare nuovamente i toni della polemica tra le due compagini del Pdl, con toni da rottura vera e propria, sottolineata dalle parole dello stesso Berlusconi, che oggi, in un’intervista all’Huffington Post, ha fatto chiaramente capire quale sia il suo pensiero, evocando lo spettro dell’ultima scissione rilevante all’interno del Pdl, quella di Gianfranco Fini: “siate leali o farete la fine di Gianfranco Fini. Come potete pensare di appoggiare un governo che commette un omicidio politico contro di me?”. Berlusconi ha poi speso delle parole sul nuovo centrodestra che ha intenzione di disegnare, negando di essere il distruttore del Pdl: “l’idea che io rottami il Pdl è una fantasia fondata sul nulla. Mi hanno dato anche dello sfasciacarrozze ma nel mio lavoro (dall’urbanistica alle comunicazioni, dallo sport alla politica), ho sempre fatto il contrario. Ho sempre cercato di mettere insieme e usare al meglio tutte le risorse umane possibili, valorizzando al massimo le capacità di ciascuno”. Lo scontro Berlusconi-Alfano sta quindi giungendo al suo epilogo terminale. A favore di chi è ancora tutto da vedere. Il ricordo di Fini da parte di Berlusconi sottintende una volontà di esclusione e isolamento verso Alfano, in caso di rottura definitiva, ma i tempi sono cambiati e le parole dello stesso Alfano sulla possibilità per Berlusconi di candidarsi alla scadenza della tornata, fanno ben capire: Berlusconi avrà ottant’anni.