Sacchi di immondizia e una vera e propria discarica per rifiuti speciali, altamente nocivi per l’uomo. A dir poco agghiacciante la scoperta della polizia giudiziaria, sopratutto perché fatta all’interno di una struttura ospedaliera, il Pascale di Napoli
Il blitz della polizia giudiziaria, guidata dal colonnello Ciro Esposito e condotta dagli agenti diretti dal capitano Del Gaudio, ha portato al sequestro di due aree dell’ospedale. La prima è un sottoscala dove sono state trovate pile di rifiuti, disordinatamente accatastati. Ma il fatto più grave risiede nell’altra area, in uno spazio che solitamente è destinato alla raccolta dei sacchi neri ma dove gli agenti hanno trovato di tutto: residui radioattivi, normalmente utilizzati sia a scopo diagnostico, sia per l’esecuzione di radioterapie mirate, toner fuori uso, materiale vario proveniente dai vari reparti dell’ospedale. Rifiuti, quindi, altamente nocivi per l’organismo umano e che dovrebbero essere subito smaltiti.
Il direttore sanitario Sergio Lodato ha voluto conoscere ogni dettaglio dell’operazione, visionando anche le foto delle aree incriminate: “Se saranno individuate responsabilità di qualche dipendente scatteranno misure disciplinari e anche contrattuali”. Non a caso, il manager Tonino Pedicini ha avviato un’indagine interna e, dopo una prima ricostruzione dell’accaduto, rintracciato da “La Repubblica”, ha voluto chiarire alcuni punti della questione: “Quella che sembra ed è stata definita discarica (la pila dei rifiuti del sottoscala,ndr) è in realtà un’area recintata e transennata da noi. Serve allo stoccaggio di materiale periodicamente raccolto da una nostra squadra dalla pineta e dai cortili ed è tutta roba che poi viene periodicamente prelevata da una ditta specializzata”. Per l’altra area,invece, le irregolarità sono evidenti, come afferma lo stesso manager: “Materiali come reagenti di laboratorio, camici monouso, provette, guanti e tutto ciò che è stato ritrovato non dovevano essere smaltiti lì dentro. Solo i pannoloni, tranne che non provengano da pazienti infetti, vengono raccolti nei rifiuti ordinari. Indagheremo e puniremo i colpevoli”.
A peggiorare la situazione “rifiuti” del Pascale, ci sarebbero anche i rapporti non idilliaci con l’Asia: la direzione sanitaria avrebbe più volte contestato il ritardo degli interventi di prelevamento da parte dell’azienda cittadina incaricata dello smaltimento dei rifiuti. Intanto,le due aree sono state sequestrate e la polizia giudiziaria annuncia controlli nelle altre strutture sanitarie della città.