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Scoperta: i giovani leggono di più degli adulti

Creato il 16 settembre 2014 da Temperamente

Credereste al fatto che i giovani della Generazione Y leggono più degli adulti? Certo che no, vero? Riesce difficile immaginare che i cosiddetti millennials, nati tra gli anni Ottanta e il Duemila – e quindi cresciuti a pane e tecnologia –, che vediamo ogni giorno alle prese con smartphone, playstation, computer, ipad, ipod e chi più ne ha più ne metta, dedichino un po’ del loro tempo a sfogliare un libro. E che la lettura li attragga al punto da leggere addirittura di più dei genitori e dei nonni. Eppure è così.

Stando a una ricerca condotta dal Pew Reserch Center su 6mila americani – riportata dal Guardian –, infatti, l’88% dei giovani fra i sedici e i trent’anni ha letto almeno un libro nello scorso anno, contro il 79% delle generazioni più vecchie.
I millennials hanno letto in media dieci libri nel 2013 e, nonostante le distrazioni offerte loro dalla tecnologia, dedicano quotidianamente del tempo alla lettura. Addirittura il 62% dei giovani della Net Generation ha detto che nei libri ha trovato «molteplici notizie utili e importanti irreperibili su internet». Sorprendente!

Il settore che non sembra subire sostanziali variazioni è quello della letteratura per l’infanzia. Stando agli ultimi dati, i genitori preferiscono acquistare libri cartacei ai propri bambini per ridurre il numero di ore che questi trascorrono sui dispositivi elettronici. Anzi, a dirla tuta quello della letteratura per l’infanzia è il settore che vive attualmente una felice fase di crescita.

Insomma, il sondaggio condotto da Pew rincuora, e molto. Per capire se il trend è lo stesso in tutto il mondo, sarebbe utile estendere la ricerca, magari partendo proprio dal vecchio continente. Meraviglia certamente il fatto che proprio la generazione cresciuta con le nuove invenzioni high-tech si dedichi alla lettura più delle altre: avreste mai detto che il ragazzino che vedete in autobus col capo chino sul suo smartpone, arrivato a casa apre un buon libro? Be’, se su quell’autobus aveste incontrato qualcuno della redazione di temperamente.it, non vi sareste neanche posti la domanda.


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