Una nota diffusa dall’ufficio stampa del Comune di Mondragone in provincia di Caserta fa sapere che in una zona compresa tra il monte Pretino e il monte Massico è stata scoperta una villa di epoca romana. Si tratta di una casa colonica risalente al III sec. A.C.
Si tratta molto probabilmente di una villa dedita alla produzione del vino “Falernum vinum“.
Tra i ritrovamenti, numerosi frammenti ceramici di contenitori alimentari, pavimenti decorati in cocciopesto perfettamente conservati, e una sala con il torchio, dove veniva lavorato e prodotto il vino delle uve raccolte dal vigneto che circondava l’edificio.
“È un rinvenimento importante – si legge nella nota diffusa dal comune – in quanto permette di chiudere un percorso archeologico e scientifico già presente sul territorio da numerosi anni e che, partendo con le scoperte di Roccia San Sebastiano che ha restituito il frammento del dente di un bambino databile all’epoca neandertaliana e terminando con il sito medievale di Rocca Montis Dragonis, segna quello che è un tassello fondamentale per la storia del luogo con l’area romana.”
L’edificio ritrovato rappresenta la “preistoria” della villa schiavistica romana da inquadrare in un età anteriore o contemporanea alle guerre puniche, e proprio per questo il suo ritrovamento è stato fondamentale.
La campagna di scavo è stata interamente finanziata dal comune di Mondragone con al capo il sindaco Giovanni Schiappa “Si tratta di una scoperta straordinaria – ha commentato il Sindaco di Mondragone – che conferma l’importanza di andare avanti, nonostante le difficoltà, con le nostre campagne di scavo interamente finanziate dall’Ente. Il patrimonio archeologico della nostra Città si arricchisce di un’altra perla che, siamo sicuri, attirerà l’attenzione dei visitatori italiani e stranieri. Una grande importanza – che non passerà inosservata per le aziende vitivinicole del territorio – assume la conferma delle antichissime radici del vino Falerno, di cui è in corso la piena valorizzazione.”